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Anatocismo Bancario: 3 errori da evitare

28 maggio 2019

Il tema dell'anatocismo bancario riceve sempre maggiore attenzione essendo una questione giuridica controversa e oggetto di numerosi contenziosi tra banca e cliente, al pari della problematica dell'usura bancaria.
Nelle cause riguardanti l'anatocismo bancario si vedono situazioni molto differenti: il riconoscimento di rilevanti rimborsi così come il rigetto integrale delle domande. Il fatto è che talvolta i contenziosi sono promossi senza una profonda conoscenza delle questioni coinvolte, così portando al rigetto della domanda o, ancor peggio, a situazioni di difficoltà o crisi dei propri assistiti.
Quali errori occorre evitare?

Anatocismo Bancario: Errori Da Evitare
Anatocismo Bancario: 3 Errori Da Evitare

Anatocismo Bancario e gli Errori da Evitare: il Momento di Conclusione del Contratto.

Una delle prime questioni da considerare è il momento in cui il contratto è stato sottoscritto. Successivamente alle note sentenze della Cassazione del 1999 che hanno sancito l'illegittimità dell'anatocismo bancario, la delibera CICR 9.2.2000 (è consultabile in questa pagina del sito della Banca d'Italia) ha consentito che i contratti prevedano l'anatocismo bancario purché sia pattuita la stessa periodicità degli interessi creditori e quelli debitori. Ovviamente le banche si sono adeguate e i contratti successivi prevedono dunque legittimamente l'anatocismo bancario. La controversia promossa per contestare l'anatocismo bancario in relazione a contratti successivi alla delibera in questione è destinata quindi a essere respinta: ciò nonostante non mancano le richieste di rimborso al riguardo.

Anatocismo Bancario e gli Errori da Evitare: i Contratti di Conto Corrente ancora Aperti.

La domanda è se la contestazione di anatocismo bancario possa riguardare anche conti correnti aperti. Sul tema abbiamo dedicato lo specifico post Anatocismo e Conto Corrente Aperto al quale rinviamo: la giurisprudenza considera inammissibile la domanda di ripetizione di indebito che riguardi l'anatocismo bancario in relazione a un conto aperto; al più si ritiene proponibile la sola domanda di accertamento del corretto saldo a una certa epoca, ma senza possibilità di condanna alla restituzione. Anche in relazione a questa problematica, capita di vedere contenziosi promossi senza considerare tale indicazione e, quindi, verosimilmente destinati all'insuccesso.
Recentemente Corte Appello Venezia, sentenza 12 aprile 2018 n. 905 ha ad esempio dichiarato inammissibile la domanda proposta da un correntista (condannandolo alle spese di entrambi i gradi), che aveva agito solo per la ripetizione dell'indebito e non per l'accertamento del saldo corretto del conto aperto, dopo che il Tribunale di Vicenza in primo grado aveva erroneamente riqualificato la domanda di ripetizione in quella di accertamento.
Peraltro, ora il problema non è solo che la domanda di ripetizione di indebito per anatocismo bancario potrebbe essere respinta ma anche quello delle conseguenze indirette: se il conto è aperto e affidato, la proposizione di una contestazione per anatocismo bancario (anche solo stragiudizialmente) alla banca può portare alla chiusura del rapporto.
Si pensi al conto affidato la cui apertura di credito giunga a scadenza dopo la contestazione: la banca rinnoverà l'affidamento se il cliente ha sollevato contestazioni?
Oppure, si pensi al conto affidato il cui utilizzo superi l'affidamento: la banca sopporterà ancora, magari come in passato ha sempre fatto, l'utilizzo extrafido?
Se la banca non rinnovava il rapporto o lo revoca perché il cliente supera l'affidamento, non pone in essere un comportamento illegittimo.
Le conseguenze possono esser disastrose: la banca non rinnova l'apertura e chiede il rientro; il cliente non rientra; la banca agisce e iscrive ipoteca; le altre banche con cui il cliente lavora revocano i vari rapporti per la segnalazione che ricevono; il cliente, in definitiva, fallisce o comunque diviene insolvente.
Ovviamente non tutti i casi sono così: quel che si vuole sottolineare è che è importante considerare non solo le ragioni ma anche l'opportunità e i tempi in cui farle valere.

Anatocismo Bancario e gli Errori da Evitare: la Produzione dei soli Scalari.

Come abbiamo indicato nel post Anatocismo Bancario e Ripetizione di Indebito: il Metodo Sintetico e gli Scalari sono Idonei a Fornire la Prova che Grava sul Correntista? la giurisprudenza non ritiene sufficiente la produzione dei soli scalari (senza gli estratti conto analitici riportanti tutte le movimentazioni) al fine di valutare la domanda di ripetizione di indebito proposta dal cliente che contesta l'anatocismo bancario.
Rinviamo allo specifico post e ai successivi in tema di onere della prova nei giudizi di anatocismo bancario per i relativi approfondimenti.
Ci limitiamo qui a sottolineare il rilievo della questione: come nel caso oggetto di quella causa, la domanda può essere respinta per la semplice inidoneità della documentazione prodotta.

Conclusioni sull'Anatocismo Bancario e gli Errori da Evitare.

Sono molte le problematiche che si pongono nei giudizi di Anatocismo Bancario: prima di procedere in giudizio occorre considerare attentamente il caso concreto per valutare se ci si trovi di fronte a uno dei problemi sopra evidenziati o se ne sussistano altri tra quelli di cui discutiamo nei vari post in materia di Anatocismo Bancario.
di Marco Ticozzi
avvocato a Mestre Venezia Treviso e Vicenza

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Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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