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Insidia stradale: art. 2051 cc e risarcimento danni

19 marzo 2024

Insidia stradale e risarcimento del danno ex art. 2051 cc. Cosa è una insidia stradale e quali sono i danni che ne possono derivare e per i quali vi può essere diritto al risarcimento del danno? Sono frequenti i contenziosi in merito alla responsabilità del custode ex art 2051 cc in relazione a una insidia stradale. Come spesso accade questi contenziosi sono decisi in relazione alla valutazione del comportamento del danneggiato nell’insidia stradale dato che, come noto, il fatto dello stesso danneggiato esclude la responsabilità per il risarcimento dei danni ex art 2051 cc.
Nel caso esaminato da Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 si è discusso proprio di una responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale legata alla presenza di ghiaccio e neve sulla strada.

Insidia Stradale: Art. 2051 Cc E Risarcimento Danni
Insidia Stradale: Art. 2051 Cc E Risarcimento Danni

Come si può definire una insidia stradale?

Un'insidia stradale è qualsiasi difetto o ostacolo presente sulla superficie di una strada, un marciapiede o qualsiasi altro luogo pubblico, che può causare danni alle persone o ai veicoli che vi transitano. Nell'ambito dell'articolo 2051 del Codice Civile italiano, un'insidia stradale può essere definita come un elemento che rende la strada pericolosa o inadatta all'uso normale. Questo può includere buche, asperità, oggetti sporgenti, manto stradale scivoloso o qualsiasi altra anomalia che può causare incidenti o lesioni. Se una persona subisce danni a causa di un'insidia stradale, può chiedere un risarcimento all'ente che ha la custodia della strada, come il comune o l'ente gestore, a patto che possa dimostrare che l'ente ha agito con negligenza o colpa nella manutenzione della strada.

Danno da insidia stradale: quando vi è diritto al risarcimento?

Il danno da insidia stradale è un concetto previsto dall'articolo 2051 del Codice Civile italiano, che stabilisce la responsabilità per danni derivanti da cose in custodia. Secondo questa norma, chiunque ha in custodia una strada, una piazza o un altro luogo pubblico, è responsabile dei danni causati da insidie o difetti del suolo. Ad esempio, se una persona inciampa su un marciapiede rotto o scivola su una pozzanghera d'olio, il comune o l'ente che ha in custodia la strada potrebbe essere ritenuto responsabile del danno subito. In questi casi, la vittima può chiedere un risarcimento per i danni subiti, che possono includere spese mediche, danni alla proprietà o altri costi. Tuttavia, è importante notare che il risarcimento non è automatico.

La responsabilità di cui all’art. 2051 cc per le insidie e trabocchetti

L'articolo 2051 del Codice Civile italiano stabilisce un regime di responsabilità oggettiva per chi ha in custodia una cosa, nel caso in cui questa causi danno a terzi.

Questa responsabilità si estende anche alle insidie e trabocchetti presenti su strade, marciapiedi o altri luoghi pubblici. Tuttavia, è importante notare che la responsabilità dell'ente custode non è assoluta. Infatti, il danneggiato può avere una quota di responsabilità nel causare il proprio danno.

Questo concetto, noto come "colpa concorrente", si verifica quando la vittima ha contribuito, attraverso una sua condotta negligente o imprudente, al verificarsi dell'evento dannoso. In tali casi, il risarcimento del danno può essere ridotto proporzionalmente alla quota di colpa attribuita alla vittima.a seconda dei casi, la colpa del danneggiato può essere anche assorbente e portare ad escludere la responsabilità del custode. Pertanto, nonostante l'ente custode possa essere ritenuto responsabile per la presenza di insidie o trabocchetti sulla strada, la responsabilità finale può essere condivisa tra l'ente e la vittima stessa, in base alle circostanze specifiche dell'incidente.

Risarcimento danni da insidia stradale ex art. 2051 cc: il caso oggetto di causa

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. Nella causa decisa da Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 si è discusso di una responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale legata alla presenza di ghiaccio e neve sulla strada.

In particolare, la situazione di fatto era la seguente: il danneggiato “conduceva il veicolo Nissan Micra, tg.(...) di proprietà dell'attore, percorrendo la strada denominata viale (...) sita in (...) imboccato il cavalcavia di detta via, la (...) procedeva regolarmente quando, giunta sul culmine del cavalcavia, scorgeva il veicolo che la precedeva (Toyota Yaris targato (...) fermo sulla carreggiata; i veicoli che precedevano l'autovettura condotta dalla (...) avevano creato, sulla parte discendente del cavalcavia, una colonna ferma sulla carreggiata in quanto erano stati reciprocamente coinvolti in tamponamenti la (...) era stata costretta a frenare per evitare la collisione ma il veicolo non rispondeva alla frenata, iniziava a sbandare e invadeva la corsia di marcia opposta dove collideva frontalmente con altro veicolo (Fiat Iveco targato (...) successivamente la Nissan Micra andava a collidere contro la Toyota Yaris la quale a sua volta tamponava il veicolo che la precedeva (Fiat Punto targato (...); al momento del sinistro stava nevicando e il manto stradale risultava ghiacciato come accertato dai Carabinieri della stazione di (...) quali procedevano agli accertamenti e ai rilievi in loco, dichiarando che la causa del sinistro era da rinvenirsi nella presenza del "fondo stradale completamente ghiacciato"; nell'occorso, il (...)ubiva la distruzione del veicolo di sua proprietà.

Ciò premesso, evocava in giudizio il Comune di (...) per sentirlo condannare, ex art. 2051 c.c., al risarcimento di tutti i danni subiti, quantificati in Euro 7.000,00” (Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 su Insidia stradale e risarcimento danni ex art. 2051 cc).

Danno da insidia stradale: la sentenza di primo grado

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. Nella causa di primo grado, poi decisa in appello da Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020, il Tribunale aveva escluso la responsabilità del custode per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale: “con la sentenza impugnata il Tribunale di Verona rigettava la domanda attorea in quanto riteneva che la condotta di guida mantenuta nell'occasione dalla (conducente della Nissan Micra di proprietà dell'attore), valutabile come negligente, imprudente e imperita e comunque ingiustificata avuto riguardo alle incidenti condizioni di tempo e di luogo, integrasse ima violazione delle regole di diligenza di rilevanza tale da attribuire alla condotta medesima un'incidenza causale sul determinismo del sinistro tale da escludere il nesso di causalità tra la cosa e l'evento produttivo del danno ai sensi dell'art. 2051 c.c..

Evidenziava, inoltre, il Tribunale che l'Amministrazione nulla avrebbe potuto in concreto fare in quel momento, atteso che la neve aveva iniziato a cadere solo quella mattina e continuava a farlo, sicché qualsiasi misura fosse stata attivata avrebbe avuto un'efficacia temporalmente del tutto precaria e di brevissimo momento” (Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 su Insidia stradale e risarcimento danni ex art. 2051 cc).

Insidia stradale: quando vi è diritto al risarcimento danni ex art 2051 cc?

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. È interessante la motivazione di Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 in merito alla responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale legata alla presenza di ghiaccio e neve sulla strada.

La sentenza ricorda quali sono i principi giuridici applicabili alla responsabilità ex art 2051 per i danni derivanti da una insidia stradale: “la Suprema Corte è concorde nel ritenere che la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia è oggettivamente configurabile qualora la cosa custodita sia di per sé idonea a sprigionare un'energia o una dinamica interna alla sua struttura, tale da provocare il danno. Qualora per contro si tratti di cosa di per sé statica e inerte e richieda che l'agire umano, e in particolare quello del danneggiato, si unisca al modo di essere della cosa, per la prova del nesso causale occorre dimostrare che lo stato dei luoghi presenti peculiarità tali da renderne potenzialmente dannosa la normale utilizzazione (Cass. n.6306/2013).

Inoltre l'ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito risponde ai sensi dell'art. 2051 c.c., per difetto di manutenzione, dei sinistri riconducibili a situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze della strada stessa, salvo che si accerti la concreta possibilità per l'utente danneggiato di percepire o prevedere con l'ordinaria diligenza la situazione di pericolo. Nel compiere tale ultima valutazione, si deve tener conto che quanto più questo è suscettibile di essere previsto e superato attraverso l'adozione di normali cautele da parte del danneggiato, tanto più il comportamento della vittima incide nel dinamismo causale del danno, sino ad interrompere il nesso eziologico tra la condotta attribuibile all'ente e l'evento dannoso (Cass. n.23919/2013; Cass. n.999/2014)” (Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 su Insidia stradale e risarcimento danni ex art. 2051 cc).

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020, in merito a una responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale legata alla presenza di ghiaccio e neve sulla strada, ha quindi sottolineato che “in applicazione di detti principi, occorre quindi verificare quale fosse in concreto lo stato dei luoghi ove avvenne l'incidente e se ricorra la dimostrazione del nesso causale, incombente sul danneggiato, nonché, di conseguenza, accertare se fosse integrata una situazione di pericolo non suscettibile di essere prevista e superata con l'adozione di normali cautele” (Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 su Insidia stradale e risarcimento danni ex art. 2051 cc).

Come anticipato, infatti, nella responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc, anche per una insidia stradale, rileva spesso il fatto dello stesso danneggiato, che può valere ad escludere la responsabilità del custode.

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. In particolare la sentenza qui in esame ha evidenziato che “il Tribunale ha dato rilievo alla particolarità dell'agente dannoso insorto (neve con conseguente formazione di ghiaccio), che ha reso la strada pericolosa, e al suo repentino formarsi. Inoltre, ai fini della valutazione del comportamento della (...) ha dato rilievo al principio di autoresponsabilità a carico degli utenti, gravati di un onere di particolare attenzione nell'esercizio dell'uso ordinario diretto del bene di proprietà del Comune per salvaguardare la propria incolumità.

Occorre evidenziare che la circostanza di fatto che la neve abbia iniziato a cadere solo quella mattina (l'incidente si è verificato alle ore alle ore 8:15, circa, del 17 dicembre 2009) non è oggetto di contestazione da parte dell'appellante.

Nel caso di specie deve essere condiviso il convincimento espresso dal Tribunale atteso che gli elementi acquisiti, ben valorizzati nella sentenza impugnata, portano a ritenere che l'incidente si sia verificato perché la (...) non aveva osservato la necessaria prudenza richiesta dalla particolare situazione climatica che imponeva la massima attenzione durante la guida del veicolo tenuto conto della presenza di neve e di altre vetture che la precedevano” (Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 su Insidia stradale e risarcimento danni ex art. 2051 cc).

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. In definitiva, Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020, in merito a una responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale legata alla presenza di ghiaccio e neve sulla strada, ha quindi concluso che “accertata la situazione dei luoghi come sopra descritta, può quindi ritenersi che solo il comportamento della (...) che aveva la concreta possibilità di percepire e prevedere con l'ordinaria diligenza la situazione di pericolo, abbia inciso nel dinamismo causale del danno, sino ad interrompere il nesso eziologico tra la condotta attribuibile all'Ente e l'evento dannoso (cfr. Cass. n.23919/2013)” (Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020 su Insidia stradale e risarcimento danni ex art. 2051 cc).

Conclusioni sul diritto al risarcimento danni ex art 2051 cc

Insidia stradale ex art. 2051 cc e risarcimento danni. Corte Appello di Venezia 25 settembre 2020, in merito a una responsabilità per risarcimento danni ex art. 2051 cc legato a una insidia stradale legata alla presenza di ghiaccio e neve sulla strada, è particolarmente interessante perché, a prescindere dalla soluzione del caso concreto, si sofferma sulla questione di rilievo della responsabilità (frequente) per risarcimento danni ex art 2051 cc che deriva da una insidia stradale. In particolare è di interesse la distinzione tra cosa custodita sia di per sé idonea a sprigionare un'energia o una dinamica interna alla sua struttura, tale da provocare il danno, e cosa in custodia di per sé statica e inerte e richieda che l'agire umano, e in particolare quello del danneggiato, si unisca al modo di essere della cosa.

di Marco Ticozzi

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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