5 gennaio 2025
Il testamento olografo è una forma di testamento scritta interamente a mano dal testatore, senza bisogno di un notaio. È una soluzione semplice per disporre del proprio patrimonio, ma affinché sia valido deve rispettare precisi requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. In questa guida vedremo cos’è e qual è il significato del testamento olografo, i requisiti per la sua validità, le cause di nullità e impugnazione e forniremo un modello di testamento olografo per la quota disponibile e uno per erede universale, dando indicazioni per una corretta redazione. Comprendere le regole di questo atto è essenziale per evitare errori che potrebbero compromettere la volontà del testatore e generare contestazioni tra gli eredi. Proprio per questo motivo, è consigliabile affidarsi a un esperto di diritto delle successioni, specialmente quando il patrimonio coinvolto è significativo o vi sono possibili conflitti tra gli eredi.
Quale è il significato di testamento: quali tipologie esistono e come funzionano?
Cos'è e come funziona questo atto di disposizione testamentaria? Un testamento è un documento legale in cui una persona, il testatore, dichiara come desidera che vengano distribuiti i suoi beni dopo la sua morte. Serve principalmente per derogare alla successione legittima o per legge, vuoi per creare quote diverse tra i coeredi che sarebbero sullo stesso piano, vuoi per dividere il patrimonio dividendo i beni ed evitando in tutto o in parte una comproprietà, vuoi per indicare come erede un soggetto che non erediterebbe (cosa possibile nei limiti della quota disponibile). Nel diritto delle successioni, gli atti di disposizione testamentaria possono essere fatti con tre diverse modalità:
- testamento olografo: è scritto, datato e firmato interamente di mano del testatore;
- testamento segreto: viene consegnato chiuso e sigillato a un notaio davanti a testimoni;
- testamento pubblico: viene redatto da un notaio davanti a testimoni. Ogni forma ha requisiti legali specifici che devono essere rispettati per garantire la validità del testamento.
Testamento olografo: quale è il suo significato?
Come detto, a proposito del significato di questo istituto giuridico, il testamento olografo può essere definito come quella disposizione testamentaria, per cui con causa di morte (viene fatta oggi ma produce effetto dopo la morte), con la quale il testatore dispone dei propri beni per il momento in cui non sarà più in vita. Spesso le persone utilizzano l'atto olografo perché lo possono fare in casa senza necessità del notaio e senza i costi del notaio o di altro professionista che presti assistenza. Non è però sempre detto che la consulenza non sia necessaria: come diremo ci possono essere molte ragioni di invalidità del testamento scritto di pugno per cui certo può essere scritto di pugno dal testatore ma per essere valido deve rispettare certi requisiti di forma e di sostanza.
Quali sono i requisiti di validità di questo atto di disposizione testamentaria?
Vediamo i requisiti di tale atto di disposizione. Ai sensi dell’art. 602 del codice civile il testamento olografo deve:
- essere scritto per intero a mano dal testatore;
- contenere la data;
- contenere la sottoscrizione del testatore.
Lo stesso art. 602 cc. precisa che: la sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni testamentarie, per cui in fondo; è preferibile sia indicato il nome del testatore: se la sottoscrizione non è fatta indicando nome e cognome, è valida quando designa con certezza la persona del testatore; la data deve contenere l'indicazione del giorno, mese e anno. I requisiti di tale tipo di atto di disposizione testamentaria non sono in fondo molti sul piano formale: deve essere scritto dal testatore a mano e non a macchina e deve essere datato e sottoscritto. Chiaramente non è detto che un testamento olografo valido sul piano formale sia valido anche in quello sostanziale, potendo venire impugnato anche per una serie di ulteriori ragioni, quale anzitutto quella connessa alla lesione della legittima.
Olografo significato: la scrittura di pugno
Al fine del rispetto dei requisiti formali del testamento olografo è bene procedere a un breve approfondimento. Il primo requisito di validità di questo atto a causa di morte è la olografia. Quale è il significato di olografo riferito a un testamento? Olografo significa che deve essare scritto di pugno dal testatore: non può essere scritto a macchina o al computer ma solo a mano e non può essere scritto da altri. L’autografia è imposta perché in qualche modo garantisce la genuinità della disposizione testamentaria. Non essendoci nell'atto di disposizione scritto di mano dal testatore il controllo del notaio si vuole evitare che un terzo predisponga tale atto di disposizione e una semplice firma del testatore lo convalidi. Il fatto che il testatore debba scrivere a mano dovrebbe in teoria garantire la genuinità del testamento olografo e il fatto che la volontà testamentaria espressa sia proprio quella del de cuius. Ove si voglia mettere in discussione l’autografia occorre dimostrare che tale atto di disposizione non sia scritto di pugno dal testatore: mentre il mancato rispetto di questo requisito è evidente nel caso di testamento scritto a macchina o al computer, nel caso di atto di disposizione scritto a mano ma non dal testatore la prova potrebbe essere più difficile. La Cassazione indica che la prova deve essere fornita da chi contesta l’autografia: “la domanda giudiziale di nullità del testamento olografo per difetto di autografia configura un'azione di accertamento negativo della provenienza della scrittura, con la conseguenza che l'onere della prova grava sulla parte che l'ha proposta, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo” (Cass. 17 agosto 2022, n. 24835). Ma la prova della mancanza di autografia negli atti di disposizione testamentaria può anche derivare da una perizia calligrafica, vale a dire chiedendo al perito di fare un raffronto tra altre scritture del disponente e tale atto di disposizione.
Il secondo requisito di validità: la necessità della data
Il secondo requisito di questo tipo di testamento è dato dalla presenza della data. La Cassazione ha precisato che “in tema di validità del testamento olografo, la completa indicazione della data, composta di giorno, mese ed anno, costituisce un requisito essenziale di forma dell'atto anche nel caso in cui, in concreto, l'omissione sia irrilevante rispetto al regolamento d'interessi risultante dalle disposizioni testamentarie” (Cass. 21 maggio 2020, n. 9364). La data è importante perché consente di indicare quando è stata posta in essere la disposizione testamentaria: ed è importante perché, come detto, tra più disposizioni incompatibili prevale l’ultima. Vi sono dei limitati casi in cui un eventuale errore concernete la datazione dell'atto a causa di morte è superabile, ma a condizione che la sanatoria derivi da dati presenti nello stesso atto di disposizione: ad esempio Cass. 29 novembre 2021, n. 37228 ha ritenuto che “l'indicazione erronea della data del testamento olografo, dovuta ad errore materiale del testatore per distrazione, ignoranza od altra causa, anche se concretantesi in una data impossibile, non voluta però come tale dal testatore, può essere rettificata dal giudice, ma solo avvalendosi di altri elementi intrinseci della scheda testamentaria, così da rispettare il requisito essenziale della autografia dell'atto”.
Il terzo requisito di validità: la sottoscrizione
Il terzo e ultimo requisito di questo tipo di testamento è la sottoscrizione del testatore. Come nei contratti, la sottoscrizione rede riferibile l’atto giuridico al soggetto che l’ha sottoscritto. Consente di verificare che la volontà espressa sia riferibile proprio al disponente. La Cassazione ha precisato che autografia della scrittura e presenza della sottoscrizione da un lato mirano a garantire la genuinità della disposizione ma dall’altro sono dirette a due tutele diverse: “in tema di nullità del testamento olografo, la finalità del requisito della sottoscrizione, previsto dall'art. 602 c.c. distintamente dall'autografia delle disposizioni in esso contenute, ha la finalità di soddisfare l'imprescindibile esigenza di avere l'assoluta certezza non solo della loro riferibilità al testatore, già assicurata dall'olografia, ma anche dell'inequivocabile paternità e responsabilità del medesimo che, dopo avere redatto il testamento - anche in tempi diversi - abbia disposto del suo patrimonio senza alcun ripensamento, onde l'accertata apocrifia della sottoscrizione esclude in radice la riconducibilità dell'atto di ultima volontà al testatore” (Cass. 27 luglio 2017, n. 18616). Il soggetto che voglia contestare la sottoscrizione potrebbe farlo instaurando una causa in cui si contesti che la sottoscrizione sia del testatore. In sede contenziosa, infatti, è possibile procedere alla verificazione della scrittura disconosciuta: generalmente ciò viene fatto per il tramite di una perizia calligrafica che esamini l'atto di disposizione testamentaria e la sottoscrizione, comparando la firma con altre del testatore. Per questa ragione il soggetto interessato dovrà offrire delle scritture di comparazione, come precedenti atti notarili sottoscritti dallo stesso soggetto. Su tali questioni la Cassazione ha indicato che “il giudizio di verificazione di un testamento olografo deve necessariamente svolgersi con un esame grafico espletato sull'originale del documento per rinvenire gli elementi che consentono di risalire, con elevato grado di probabilità, al reale autore della sottoscrizione, tuttavia una volta verificati sul documento originale i dati che l'ausiliario reputi essenziali per l'accertamento dell'autenticità della grafia (ad es. l'incidenza pressoria sul foglio della penna), il prosieguo delle operazioni può svolgersi su eventuali copie o scansioni, e ciò a prescindere dal fatto che l'originale sia stato prodotto da una delle parti” (Cass. 15 gennaio 2018, n. 711).
Che valore ha un Testamento olografo?
Il testamento olografo ha lo stesso valore degli altri testamenti (pubblico e segreto). Non è che uno prevalga sugli altro o sia da preferire dal profilo formale: in sede testamentaria vale la regola per la quale, in caso di presenza di più testamenti con contenuto incompatibile, l’ultimo prevale sui precedenti perché attesta l’ultima e più recente volontà del testatore. Questo atto diretto a disporre dei proprio beni dopo la morte, quindi, vale come un qualsiasi atto di disposizione a condizione che sia fatto correttamente, nel rispetto dei requisiti formali e sostanziali.
Dove si deposita questo atto di disposizione testamentaria?
La legge non prescrive un luogo o una persona per la conservazione del testamento olografo. Trattandosi di un atto a causa di morte spesso fatto in casa dal testatore è frequente che lo stesso venga conservato dal testatore stesso o da un suo parente, magari proprio il beneficiario della disposizione testamentaria. In ipotesi di testamenti redatti con la consulenza di professionisti o, comunque, di persone che abbiano un particolare interesse a che il testamento olografo non venga perso o distrutto, ne affidano la conservazione al proprio avvocato o altro professionista di fiducia. Ai sensi dell’art. 620 cc. “chiunque è in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione, appena ha notizia della morte del testatore”: questa previsione dovrebbe garantire che vengano pubblicati tutti i testamenti olografi fatti, di modo che sia possibile accertare l’ultima volontà del de cuius.
Testamento olografo validità: Quando è nullo?
L'atto di disposizione olografo può essere dichiarato nullo in presenza di più circostanze. Tra quelle più ricorrenti possiamo ricordare quelle che seguono:
- quando manchino i requisiti e ad esempio l’atto di disposizione non sia firmato o scritto a mano;
- se dal testamento non sia possibile capire chi sono i beneficiari;
- se l’atto di disposizione contenga delle disposizioni illecite;
- in ipotesi di testamenti reciproci, in cui due soggetti facciano delle disposizioni reciproche di uno a favore dell’altro.
Quali sono le ipotesi di annullabilità?
In altre ipotesi di vizi si parla di annullabilità del testamento olografo. Ciò avviene ad esempio:
- quando vi siano difetti di forma meno rilevanti come ad esempio la data incompleta;
- quando vi sia una incapacità del testatore;
- in ipotesi di errore, violenza e dolo che abbiano portato il disponente a sottoscrivere un testamento con un vizio della volontà.
Tra questi il vizio più ricorrente è quello connesso alla incapacità del testatore. Chiaramente l’incapacità è evidente se il soggetto non abbia la capacità di agire, vale a dire sia minorenne o sia stato sottoposto a procedure per la limitazione della capacità di agire. Spesso, però, si pone una questione di incapacità naturale, vale a dire di incapacità di intendere e volere: è annullabile l'atto a causa di morte scritto di pugno se il testatore, quando lo ha redatto e firmato, era in uno stato di incapacità di intendere e volere, vale a dire incapacità naturale. Si tratta di una prova difficile perché la Cassazione richiede la prova del fatto che nel preciso momento della disposizione vi fosse una tale incapacità: il che forse è possibile per soggetti con incapacità grave, ma non anche per i soggetti che abbiamo una malattia che a solo a tratti o non completamente limitano la capacità (basti pensare alle tipiche malattie che possono avere gli anziani). In questo senso la Cassazione ha indicato proprio che “l'incapacità naturale del testatore postula l'esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive del de cuius, bensì la prova che, a cagione di una infermità transitoria o permanente, ovvero di altra causa perturbatrice, il soggetto sia stato privo in modo assoluto, al momento della redazione dell'atto, della coscienza dei propri atti o della capacità di autodeterminarsi. Peraltro, poiché lo stato di capacità costituisce la regola e quello di incapacità l'eccezione, spetta a colui che impugna il testamento dimostrare la dedotta incapacità, salvo che il testatore non risulti affetto da incapacità totale e permanente, nel qual caso grava, invece, su chi voglia avvalersene provarne la corrispondente redazione in un momento di lucido intervallo” (Cass. 19 dicembre 2017, n. 30485).
Quando produce lesione della legittima?
Una delle problematiche che può coinvolgere un testamento olografo (più di altri) è quello connesso alla lesione della legittima. Nel nostro ordinamento, in presenza di parenti prossimi del testatore (coniugi e figli in particolare e ascendenti in mancanza di figli), il testatore non è libero di lasciare i propri beni a chi vuole ma deve rispettare la quota di legittima, vale a dire la quota di patrimonio che la legge riserva a questi soggetti. Tale quota di legittima varia a seconda di quali e quanti legittimari siano presenti: varia tra 1/2 e 3/4 del patrimonio a seconda dei casi, potendo il testatore disporre liberamente del resto. Permane una certa autonomia. Anzitutto perché il testatore può disporre liberamente della quota disponibile, che può essere lasciata a terzi o anche a uno dei legittimari per attribuirgli una eredità maggiore rispetto agli altri ma nei limiti di ciò che si può fare. Inoltre, perché il testamento olografo può essere utilizzato per dividere i beni che formeranno l’asse ereditario in modo da attribuirne uno ad ogni erede, evitando così una comunione di tutti i beni tra i vari eredi. Se il de cuius ha più immobili e vuole evitare che coniuge e figli diventino comproprietari (con possibili conflitti di gestione), potrebbe attribuirne uno ciascuno o comunque disporre in modo che non vi sia una comunione. Chiaramente ciò può essere fatto legittimamente se non viene lesa la legittima: per cui tra i vari beni vi possono essere differenze di valore ma non devono essere tali da creare differenze maggiori della quota disponibile.
Testamento olografo modello: esempi pratici
Il testamento olografo è un atto testamentario che deve essere interamente scritto di pugno, datato e firmato dal testatore, pena la sua nullità. Inoltre, è fondamentale rispettare la quota di legittima riservata per legge a determinati soggetti, come il coniuge, i figli o, in loro assenza, gli ascendenti. Di seguito, proponiamo due modelli di testamento olografo:
- Modello 1: Nomina di un erede universale (se non ci sono legittimari).
- Modello 2: Disposizione della sola quota disponibile, rispettando i diritti dei legittimari.
Note Importanti:
- Il testamento deve essere scritto interamente a mano dal testatore: non è valido se stampato o scritto da terzi.
- Deve essere datato (giorno, mese e anno) e firmato alla fine del testo.
- Se vi sono legittimari (es. coniuge, figli, ascendenti), il testatore può disporre solo della quota disponibile.
- È sempre consigliabile conservare il testamento in un luogo sicuro e informare una persona di fiducia sulla sua esistenza. Con questa impostazione, il testatore può garantire che le proprie volontà vengano rispettate senza incorrere in invalidità o impugnazioni da parte degli eredi legittimi.
Modello per Testamento olografo erede universale
Si tratta di un modello da usare se il testatore non ha legittimari e può disporre del proprio patrimonio liberamente nominando un erede universale. In presenza di eredi legittimari la nomina di un erede universale provocherebbe una lesione della quita riservata a tali soggetti. Ecco il modello: “Io, sottoscritto [Nome e Cognome], nato a [Luogo di nascita] il [Data di nascita] e residente in [Indirizzo], nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, dispongo delle mie volontà con il presente testamento olografo, da me interamente scritto di mio pugno, datato e firmato. Nomino mio erede universale il/la signor/a [Nome e Cognome], nato/a il [Data di nascita], residente in [Indirizzo], al quale lascio l’intero mio patrimonio, mobile e immobile, con tutti i diritti e gli oneri connessi. Revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria. Data: [Giorno/Mese/Anno] Firma: [Nome e Cognome]”
Modello per Testamento olografo con disposizione della sola quota disponibile
Da usare quando il testatore ha legittimari e può disporre solo della parte libera del suo patrimonio. Ecco il modello: “Io, sottoscritto [Nome e Cognome], nato a [Luogo di nascita] il [Data di nascita] e residente in [Indirizzo], nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, redigo il presente testamento olografo, interamente scritto di mio pugno, datato e firmato. Dispongo che la quota disponibile di tutto il mio patrimonio sia attribuita al/alla signor/a [Nome e Cognome], nato/a il [Data di nascita], residente in [Indirizzo]. Resto consapevole che il resto del mio patrimonio sarà distribuito secondo la successione legittima e nel rispetto della quota di legittima riservata per legge ai miei eredi legittimari [es. coniuge, figli]. Revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria. Data: [Giorno/Mese/Anno] Firma: [Nome e Cognome]”
Consulenza legale per la successione
Questa complessità è una delle ragioni per le quali è opportuno che il l'atto olografo venga fatto con la consulenza di un esperto in diritto delle successioni.
Infatti, la consulenza di un esperto in diritto delle successioni è fondamentale per la redazione di un testamento olografo, nonostante questo possa essere fatto autonomamente dal testatore. Un esperto può infatti garantire che il testamento sia redatto correttamente, rispettando tutti i requisiti legali, e può anche aiutare il testatore a esprimere chiaramente le sue volontà, evitando così eventuali contestazioni in futuro. Inoltre, un professionista può fornire consigli utili su come organizzare la propria successione nel modo più efficiente possibile, tenendo conto delle leggi vigenti e della situazione patrimoniale del testatore.
FAQ sul Testamento Olografo
1. Testamento olografo modello: esiste un esempio da seguire?
Sì, un modello di testamento olografo deve includere:
- Dichiarazione scritta a mano dal testatore
- Nomina degli eredi o attribuzione della quota disponibile
- Data completa con giorno, mese e anno
- Firma del testatore
2. Olografo significato: cosa vuol dire?
Il termine “olografo” indica un documento scritto interamente a mano dall’autore. Nel caso del testamento olografo, significa che il testatore deve scriverlo di proprio pugno, senza usare computer o altre persone.
3. Testamento olografo validità: quando è nullo o impugnabile?
Il testamento olografo può essere dichiarato nullo se:
- Non è scritto a mano dal testatore
- Manca la firma o la data
- Viola la quota di legittima degli eredi necessari
- È stato redatto sotto costrizione o in stato di incapacità mentale
4. Testamento olografo significato: perché è importante?
Il testamento olografo è importante perché consente al testatore di disporre liberamente dei propri beni senza l’intervento del notaio, a patto che rispetti i requisiti legali.
5. Il tetamento olografo può nominare un erede universale?
Certo è possibile indicare un unico erede universale, che erediti cioè tutti i beni del soggetto che predispone il testamento. Occorre evitare però di ledere la quota di eredità dei legittimari che, se esistenti, potrebbero contestare l'attribuzione di tutto il patrimonio al soggetto nominato erede universale.
6. Come si scrive un testamento olografo per essere valido?
Un testamento olografo è valido solo se è interamente scritto a mano dal testatore, datato con giorno, mese e anno, e firmato alla fine del testo. Deve inoltre rispettare la quota di legittima per evitare impugnazioni da parte degli eredi.
7. Cosa si intende per testamento olografo?
Il testamento olografo è un atto testamentario che il testatore redige di proprio pugno, senza l’intervento del notaio. È valido solo se rispetta i requisiti formali previsti dall’articolo 602 del Codice Civile.
8. Che valore ha un testamento olografo?
Ha lo stesso valore legale di un testamento pubblico o segreto, purché sia scritto a mano, datato e firmato. Tuttavia, è più soggetto a contestazioni se non è redatto correttamente.
9. Quanti anni dura un testamento olografo?
Il testamento olografo non ha una scadenza. Resta valido fino alla morte del testatore, a meno che non venga revocato con un altro testamento o dichiarato nullo da un giudice.
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