Pubblicazione foto minorenni senza consenso: rischi e sanzioni
Negli ultimi tempi, in quella che ormai viene spesso
definita come “l’era dei social”, appare sempre più importante la questione
legata alla pubblicazione di foto che ritraggono minorenni. Nello specifico ci
si domanda se pubblicare delle fotografie di minorenni sia o meno un reato ed
in caso affermativo, a cosa si vada incontro.
Pubblicazione foto minorenni senza consenso: prima di
iniziare a trattare l’argomento, va innanzitutto chiarito che dal compimento
dei 14 anni in poi, è il minore stesso a poter liberamente pubblicare le
proprie fotografie su internet e fornire eventualmente il proprio consenso per
la pubblicazione da parte di terzi.
Inoltre sempre a partire dai 14 anni, il minorenne potrà
anche aprire un proprio account sui social. Prima di allora, sarà invece
strettamente necessario che entrambi i genitori diano l’autorizzazione affinché
venga resa pubblica una foto del proprio figlio minorenne. Tale obbligo si
rende necessario poiché la fotografia rappresenta un dato personale sensibile
che di fatto, può interferire con la vita privata del minorenne che in essa
viene ritratto.

Quali sono le leggi che vietano la pubblicazione delle foto di minorenni senza consenso dei genitori e per chi vale tale il divieto?
Nel tempo sono state introdotte diverse leggi che
disciplinano in merito alla pubblicazione di dati sensibili, come appunto foto
ritraenti minorenni.
Pubblicazione fotografie minorenni senza consenso: in particolare,
andando molto indietro nel tempo, già nel 1941 la Legge n.633 sui diritti di
autore, prevedeva all’articolo 96 che il ritratto di una persona non potesse, a
parte taluni eccezioni, essere esposto previo consenso.
Andando avanti negli anni, la Legge 176 del 1991 consentì
all’Italia di ratificare quanto stabilito nella convenzione di New York in
merito ai diritti del fanciullo ed ancora, il Decreto Legislativo n.196 del
2003 anche noto come “Codice della privacy”, stabilì che pubblicare foto di
bambini costituisse reato, in particolare per il trattamento illecito di dati.
Nel 2016 mediante Regolamento Europeo n.679 e tramite
Decreto Legislativo n.101 del 2018, si è ancora disposto in merito, fissando
come età minima per fornire il personale consenso alla pubblicazione di una
propria fotografia, i 14 anni. Infine, va detto che il divieto di pubblicazione
delle foto che ritraggono un minore, trova il proprio fondamento anche nel Codice
Civile, all’articolo 10 e nella Costituzione, all’articolo 2.
Pubblicazione foto minorenni senza consenso: è bene
chiarirlo subito, il divieto viene rivolto a tutti. Dai giornalisti, ai
docenti, passando per eventuali educatori, istruttori di sport, maestri di
canto ecc. Tutti indistintamente, prima di pubblicare una foto di un minorenne,
dovranno ricevere il consenso di entrambi i genitori.
Tale aspetto è fondamentale perché - ed è necessario
sottolinearlo - non basta che uno soltanto dei due genitori sia d’accordo,
nemmeno nel caso in cui la coppia sia separata o divorziata. Il consenso deve
esserci sia da parte della madre che da parte del padre e se ciò non dovesse
accadere, la pubblicazione della foto sarà di fatto illegittima.
Pubblicazione foto di minorenni e consenso: quali conseguenze se manca? è un reato?
Veniamo ora all’ulteriore punto cruciale della trattazione: quali sono i rischi concreti a cui va incontro chi vìola il divieto di pubblicazione di foto che ritrae minorenni? Commette un reato?
Facciamo prima una premessa, sembrerà superfluo
ma va innanzitutto detto che il consenso a prendere parte ad una foto e quindi a
lasciarsi fotografare, non equivale in alcun modo ad un consenso per la pubblicazione
della stessa.
Chiarire questo aspetto è doveroso perché ci consente di
sottolineare che addurre una scusa del genere per aver reso pubblica una foto di
un minorenne senza autorizzazione, non porterà ad alcun tipo di risultato.
Infatti, chi ha pubblicato la fotografia su internet di
minorenni, può essere punito con la reclusione dai sei mesi ai tre anni ed
inoltre sarà tenuto a risarcire i danni al minore.
I genitori, affiancandosi ad un avvocato, potranno agire
attraverso un’azione penale, per mezzo di querela presentata alla polizia, ai
carabinieri o alla Procura, e/o attraverso un’azione civile intentando una
causa in tribunale al fine appunto, di ricevere un risarcimento danni.
Tale risarcimento andrà ad esclusivo favore del ragazzo: i
soldi potranno essere sì usati dai genitori che nella sostanza li incassano, ma
solo nell’interesse del figlio.
La somma stabilita dal giudice, varierà caso per caso, sulla
base di alcuni fattori quali ad esempio, l’esposizione al rischio, la
visibilità a cui è stato esposto il minorenne, per quanto tempo la foto è stata
pubblicata e a quante persone è stata accessibile.
Come evitare ogni rischio pubblicando le fotografie di un minore
A questo punto, alcuni suggerimenti volti ad evitare di violare
il divieto di pubblicazione di foto di minorenni, potrebbero essere utili.
Pubblicazione foto minorenni senza consenso: per poter
pubblicare fotografie di bambini senza che sia necessario il consenso di
entrambi i genitori, basta oscurare i volti rendendoli non riconoscibili,
attraverso la manipolazione della foto tramite l’aggiunta di “pixellatura” o
“sfocatura”. In alternativa la soluzione più semplice è forse anche quella più
banale, ovvero fotografare il minorenne di spalle in modo tale che non se ne
veda il viso.