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Pubblicazione foto minorenni senza consenso: rischi e sanzioni

12 dicembre 2022

Negli ultimi tempi, in quella che ormai viene spesso definita come “l’era dei social”, appare sempre più importante la questione legata alla pubblicazione di foto che ritraggono minorenni. Nello specifico ci si domanda se pubblicare delle fotografie di minorenni sia o meno un reato ed in caso affermativo, a cosa si vada incontro. Pubblicazione foto minorenni senza consenso: prima di iniziare a trattare l’argomento, va innanzitutto chiarito che dal compimento dei 14 anni in poi, è il minore stesso a poter liberamente pubblicare le proprie fotografie su internet e fornire eventualmente il proprio consenso per la pubblicazione da parte di terzi. Inoltre sempre a partire dai 14 anni, il minorenne potrà anche aprire un proprio account sui social. Prima di allora, sarà invece strettamente necessario che entrambi i genitori diano l’autorizzazione affinché venga resa pubblica una foto del proprio figlio minorenne. Tale obbligo si rende necessario poiché la fotografia rappresenta un dato personale sensibile che di fatto, può interferire con la vita privata del minorenne che in essa viene ritratto.

Pubblicazione foto minorenni senza consenso
Pubblicazione foto minorenni senza consenso

Quali sono le leggi che vietano la pubblicazione delle foto di minorenni senza consenso dei genitori e per chi vale tale il divieto?

Nel tempo sono state introdotte diverse leggi che disciplinano in merito alla pubblicazione di dati sensibili, come appunto foto ritraenti minorenni.

Pubblicazione fotografie minorenni senza consenso: in particolare, andando molto indietro nel tempo, già nel 1941 la Legge n.633 sui diritti di autore, prevedeva all’articolo 96 che il ritratto di una persona non potesse, a parte taluni eccezioni, essere esposto previo consenso.

Andando avanti negli anni, la Legge 176 del 1991 consentì all’Italia di ratificare quanto stabilito nella convenzione di New York in merito ai diritti del fanciullo ed ancora, il Decreto Legislativo n.196 del 2003 anche noto come “Codice della privacy”, stabilì che pubblicare foto di bambini costituisse reato, in particolare per il trattamento illecito di dati.

Nel 2016 mediante Regolamento Europeo n.679 e tramite Decreto Legislativo n.101 del 2018, si è ancora disposto in merito, fissando come età minima per fornire il personale consenso alla pubblicazione di una propria fotografia, i 14 anni. Infine, va detto che il divieto di pubblicazione delle foto che ritraggono un minore, trova il proprio fondamento anche nel Codice Civile, all’articolo 10 e nella Costituzione, all’articolo 2.

Pubblicazione foto minorenni senza consenso: è bene chiarirlo subito, il divieto viene rivolto a tutti. Dai giornalisti, ai docenti, passando per eventuali educatori, istruttori di sport, maestri di canto ecc. Tutti indistintamente, prima di pubblicare una foto di un minorenne, dovranno ricevere il consenso di entrambi i genitori.

Tale aspetto è fondamentale perché - ed è necessario sottolinearlo - non basta che uno soltanto dei due genitori sia d’accordo, nemmeno nel caso in cui la coppia sia separata o divorziata. Il consenso deve esserci sia da parte della madre che da parte del padre e se ciò non dovesse accadere, la pubblicazione della foto sarà di fatto illegittima.

Pubblicazione foto di minorenni e consenso: quali conseguenze se manca? è un reato?

Veniamo ora all’ulteriore punto cruciale della trattazione: quali sono i rischi concreti a cui va incontro chi vìola il divieto di pubblicazione di foto che ritrae minorenni? Commette un reato?

Facciamo prima una premessa, sembrerà superfluo ma va innanzitutto detto che il consenso a prendere parte ad una foto e quindi a lasciarsi fotografare, non equivale in alcun modo ad un consenso per la pubblicazione della stessa.

Chiarire questo aspetto è doveroso perché ci consente di sottolineare che addurre una scusa del genere per aver reso pubblica una foto di un minorenne senza autorizzazione, non porterà ad alcun tipo di risultato.

Infatti, chi ha pubblicato la fotografia su internet di minorenni, può essere punito con la reclusione dai sei mesi ai tre anni ed inoltre sarà tenuto a risarcire i danni al minore.

I genitori, affiancandosi ad un avvocato, potranno agire attraverso un’azione penale, per mezzo di querela presentata alla polizia, ai carabinieri o alla Procura, e/o attraverso un’azione civile intentando una causa in tribunale al fine appunto, di ricevere un risarcimento danni.

Tale risarcimento andrà ad esclusivo favore del ragazzo: i soldi potranno essere sì usati dai genitori che nella sostanza li incassano, ma solo nell’interesse del figlio.

La somma stabilita dal giudice, varierà caso per caso, sulla base di alcuni fattori quali ad esempio, l’esposizione al rischio, la visibilità a cui è stato esposto il minorenne, per quanto tempo la foto è stata pubblicata e a quante persone è stata accessibile.

Come evitare ogni rischio pubblicando le fotografie di un minore

A questo punto, alcuni suggerimenti volti ad evitare di violare il divieto di pubblicazione di foto di minorenni, potrebbero essere utili.

Pubblicazione foto minorenni senza consenso: per poter pubblicare fotografie di bambini senza che sia necessario il consenso di entrambi i genitori, basta oscurare i volti rendendoli non riconoscibili, attraverso la manipolazione della foto tramite l’aggiunta di “pixellatura” o “sfocatura”. In alternativa la soluzione più semplice è forse anche quella più banale, ovvero fotografare il minorenne di spalle in modo tale che non se ne veda il viso.

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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