19 marzo 2024
Ammortamento alla francese del mutuo: cos’è e come funziona? È valido o crea una forma di anatocismo e usura. Una recente sentenza delle Corte d’Appello di Venezia si esprime su alcune questioni già affrontate in questo sito: è valido l’ammortamento alla francese del mutuo? Ha un effetto anatocistico e rileva dal profilo dell’usura?
Ecco la sentenza Corte App. Venezia 19 febbraio 2021 sull’ammortamento francese del mutuo e sul rilievo dell’anatocismo (derivante dalla capitalizzazione degli interessi della rata in caso di mora) dal profilo dell’usura.
Ammortamento alla francese: cos’è?
Come noto l’ammortamento alla francese coinvolge mutui e finanziamenti. L’ammortamento alla francese è caratterizzato dalla presenza di rate che si compongono di una parte di capitale è una parte di interessi, con interessi che risotto al totale della rata vanno a diminuire nel tempo. Nel l’ammortamento alla francese, dunque, il pagamento della rata da un lato va a saldare gli interessi maturati e dall’altro riduce il capitale, giustificando così nelle rate successive una presenza di interessi inferiore. Generalmente un tale meccanismo si ritiene legittimo essendo applicazione della regola per la quale il pagamento del debito si imputa prima a interessi e poi a capitale.
Ammortamento alla francese: è valido nel mutuo?
Una prima questione esaminata dalla sentenza in commento è quello della validità dell’ammortamento alla francese contenuto in un contratto di mutuo.
La questione della validità dell’ammortamento alla francese nel mutuo è già stata affrontata in relazione ad alcune sentenze del Tribunale di Venezia alle quali rinviamo: ecco il link.
Anche la Corte d’Appello di Venezia conferma che è valido l’ammortamento alla francese contenuto nel mutuo “la previsione di un piano di rimborso con rata fissa (ammortamento alla francese) non comporta violazione dell'art. 1283 c.c. poiché gli interessi vengono calcolati sul solo capitale residuo e alla scadenza della rata gli interessi maturati non vengono capitalizzati, ma sono pagati come quota di interessi della rata di rimborso.
In altre parole, il sistema di calcolo nell'ammortamento a rata fissa non genera un effetto anatocistico, perché gli interessi corrispettivi sono calcolati unicamente sulla quota di capitale ancora dovuta e per il periodo di riferimento della rata, sì che non vi sono interessi "scaduti" che producono ulteriori interessi” (Corte App. Venezia 19 febbraio 2021 su Ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura).
In particolare, Corte App. Venezia 19 febbraio 2021, che si esprime su ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura, evidenzia che “è indubbio che l'ammortamento a rata costante comporti un debito per interessi complessivamente maggiore rispetto all'ammortamento a rata decrescente (c.d. ammortamento all'italiana), ma ciò non dipende dall'anatocismo (tanto meno da un anatocismo occultato nel piano di ammortamento), ma dall'autonomia negoziale dei contraenti.
Infatti, la previsione contrattuale di rate costanti rende stabile l'ammontare della rata, ma comporta che la quota di capitale rimborsata anno per anno è minore rispetto a quanto sarebbe stato rimborsato secondo un piano a rata decrescente. In altre parole, pattuendo la rata costante, il mutuatario accetta di pagare un carico di interessi complessivamente maggiore a fronte del beneficio di potere fare affidamento su una rata per l'appunto costante nel suo ammontare, che quindi gli consente di preventivare con certezza quanto dovrà mensilmente pagare” (Corte App. Venezia 19 febbraio 2021 su Ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura).
Ammortamento mutuo alla francese: anatocismo e usura
Una seconda questione affrontata dalla sentenza in commento su ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura è quella del riflesso della capitalizzazione degli interessi dal profilo dell’usura.
Le rate del mutuo, infatti, sono comprensive di interessi. In caso di inadempimento da parte del cliente la banca addebita generalmente gli interessi di mora sull’intera rata, comprensiva però di interessi. Dunque, sulla rata scaduta e non pagata si pagano gli interessi di mora (magari entro soglia) ma calcolati anche su pregressi interessi corrispettivi.
Questo può avere rilievo dal profilo dell’usura? È ipotizzabile usura degli interessi moratori laddove la som a tra questi e quelli presenti nella rata scaduta enon pagata porti all’addebito di oneri complessivi sopra la soglia.
Si tratta di un tema sul quale ci siamo già espressi in questo sito a questo link e sul quale abbiamo pubblicato in riviste (Marco Ticozzi Usura, interessi corrispettivi e moratori in IL FORO PADANO, vol. 4, pp. 480-488).
In linea con quanto da noi sostenuto, Corte App. Venezia 19 febbraio 2021, che si esprime su ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura, evidenzia che “quanto poi al fatto che le rate scadute, comprensive di interessi corrispettivi, possano produrre ulteriori interessi, in conseguenza dell'applicazione degli interessi di mora sull'intera rata insoluta (fenomeno che invero prescinde dal sistema di ammortamento e si presenta ogniqualvolta il mutuatario sia inadempiente), non può non ribadirsi - come rilevato dalla banca appellata - che trattasi di un'ipotesi di capitalizzazione consentita dall'art. 3 della Del.CICR 9 febbraio 2000 e dunque di una legittima deroga al divieto di cui all'art. 1283 c.c.
A seguito della capitalizzazione, gli interessi corrispettivi cessano di essere interessi per divenire debito capitale, sì che non possono sommarsi agli interessi moratori per individuare un t.e.g. composto sia dagli uni che dagli altri da confrontare il tasso soglia” (Corte App. Venezia 19 febbraio 2021 su Ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura).
Mutuo alla francese: ammortamento, usurarietà degli interessi di mora e riflessi su quelli corrispettivi.
Da ultimo, Corte App. Venezia 19 febbraio 2021, che si esprime su ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura, sottolinea -in linea con l’orientamento della Cassazione oramai a Sezioni Unite- che comunque l’usura degli interessi di mora non avrebbe avuto riflessi su quelli corrispettivi: “solo per completezza di ragionamento occorre aggiungere che, se anche si volesse ipotizzare che gli interessi mora fossero usurari, non si giungerebbe comunque all'accoglimento della domanda restitutoria proposta dai mutuatari, i quali né hanno dedotto né tantomeno dimostrato di avere pagato interessi di mora. L'usurarietà del tasso di mora non renderebbe il mutuo un contratto a titolo gratuito in applicazione della disposizione del 2 co. dell'art. 1815 c.c., con conseguente obbligo per la banca di restituire gli interessi corrispettivi percepiti, ma comporterebbe solo l'esclusione della debenza degli interessi di mora. Infatti, la giurisprudenza, anche della Suprema Corte, riconosce che la nullità della clausola sugli interessi moratori non comporta la nullità della clausola sugli interessi corrispettivi (v. motivazione di Cass. civ., ord., 30 ottobre 2018, n. 27442; ed ora Cass. civ., sez. un., 18 settembre 2020 n. 19597), in ragione della diversa natura e funzione dell'una e dell'altra” (Corte App. Venezia 19 febbraio 2021 su Ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura).
Ammortamento alla francese: mutuo, anatocismo e usura. Conclusioni
La sentenza della Corte App. Venezia 19 febbraio 2021, che si esprime su ammortamento alla francese del mutuo, anatocismo e usura conferma l’orientamento già espresso dal Tribunale di Venezia e anche da noi.
Si tratta però di una conferma importante perché il principio della non contestabilità dell’ammortamento alla francese proviene appunto da una sentenza di secondo grado.
di Marco Ticozzi
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