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Guida in stato di ebrezza: si ha diritto all'avvocato durante l'alcoltest?

26 aprile 2023

Alcoltest senza presenza avvocato: il conducente che venga fermato dalla polizia per sospettata guida in stato di ebbrezza, ha diritto a un legale durante l'alcoltest? Partiamo subito col dire che la Cassazione si è più volte pronunciata in merito, dando risposta affermativa. Il conducente infatti, ha diritto ad un avvocato e dovrà essere informato chiaramente dagli stessi agenti, che debbono successivamente darne atto nel verbale, prima che venga effettuato l’alcoltest. È chiaro che esistano delle limitazioni all’esercizio di tale diritto, soprattutto laddove ci sia ragione di credere, che possano sorgere circostanze che pregiudichino i risultati del test. Va detto che in mancanza di tale comunicazione, l’eventuale sanzione, potrà essere annullata in quanto illegittima. Vediamo meglio nel seguito tutti i dettagli.

Alcoltest senza presenza avvocato
Alcoltest senza presenza avvocato

Alcoltest senza presenza avvocato: quando va dato avviso per la nomina di un legale?

Secondo quanto stabilito dalla legge, gli agenti hanno l’obbligo di avvisare il conducente fermato, circa la possibilità di chiamare il proprio avvocato e di farsi assistere. Non sono tuttavia obbligati a notificare l’eventuale nomina né a scegliere un legale di ufficio, nel caso in cui il conducente non dovesse averne uno di fiducia.

L’obbligatorietà dell’avviso, dipende dal fatto che l’alcoltest costituisce nella sostanza, un vero e proprio atto urgente di polizia giudiziaria, ed in quanto tale, ne è prevista la visione anche da parte dell’avvocato di chi viene sottoposto all’atto giudiziario.

La legge non prevede che vi sia una forma particolare con cui fornire l’avviso al conducente, basta che sia chiaro a chi non ha competenze tecniche in merito. La polizia potrà provare di aver esposto il diritto di assistenza da parte di un avvocato, facendone menzione all’interno del verbale. La violazione di quest’obbligo da parte degli agenti, può comportare, come anticipato, l’annullamento della sanzione.

Va sottolineato che il ricorso all’annullamento della sanzione, va fatto subito prima che venga effettuato il test, o immediatamente dopo, poiché altrimenti, si va incontro a decadenza e la cosa non potrà più essere oggetto di contesa in un successivo momento.

Risulta evidente che qualora gli agenti di polizia non dovessero, per varie ragioni, far riferimento alla possibilità di nominare un legale, all’automobilista fermato, convenga non nominare di propria sponte l’avvocato, così da poter contestare il procedimento a quel punto di fatto illegittimo.


Quale è il tempo di attesa per l'arrivo dell'avvocato?

Come abbiamo inizialmente sottolineato trattando i caratteri generali della questione, vi sono alcune circostanze che possono pregiudicare l’esito dell’alcoltest.

Fra queste vi è senz’altro il tempo di attesa che può richiedere l’arrivo dell’avvocato nominato dal conducente, al fine di prendere parte al compimento del test stesso. In effetti quello dell’alcoltest, è un esame che va fatto tempestivamente perché sul tasso alcolemico influisce chiaramente, anche quanto tempo è intercorso dall’assunzione di alcolici, ragion per cui, gli agenti di polizia giudiziaria non sono tenuti ad attendere un tempo minimo.

La primaria conseguenza della cosa, è un fatto certamente di natura pratica: scegliere un legale che non sia troppo lontano rispetto al luogo in cui si svolgono i controlli, in modo tale che possa facilmente ed in tempi celeri, raggiungere il proprio assistito. Questo aspetto risulta essere fondamentale, tanto più se si considera che l’avvocato non gode del diritto di essere avvisato previamente in merito all’effettuazione del test.

Cosa accade se il conducente si rifiuta si sottoporsi all’alcoltest

Finora abbiamo considerato due casistiche frequenti: la circostanza in cui il conducente venga fermato e dunque avvisato, prima di eseguire l’alcoltest, circa la possibilità di nominare un proprio avvocato di fiducia, e la situazione in cui invece, gli agenti di polizia giudiziaria non abbiano fornito tale avviso. Abbiamo quindi analizzato quali siano le conseguenze di tale dimenticanza e i tempi utili per agire. Tuttavia potrebbe presentarsi un’ulteriore circostanza, quella in cui il conducente non intenda sottoporsi all’alcoltest.

La conseguenza primaria di tale scelta, è l’immediata applicazione delle sanzioni più gravi previste per i conducenti sorpresi a guidare i propri veicoli in stato di ebbrezza, quelle applicabili cioè, ai casi in cui il tasso alcolemico registrato, superi 1,5 gr/l: multe dai 1.500 ai 6.000 euro, arresto dai sei mesi ai dodici, sospensione della parente da uno a due anni. Inoltre, nei casi di rifiuto all’esecuzione dell’alcoltest, la Cassazione prevede che decada l’obbligo da parte della polizia, di avvisare il conducente circa il proprio diritto a farsi assistere da un legale.

Questo avviene perché qualora l’automobilista fermato dalla polizia giudiziaria, dovesse rifiutarsi a priori di sottoporsi al test, e quindi ben prima che tutta la procedura di accertamento possa avviarsi nella pratica, non ci sarebbe più alcun tipo di obbligo da parte degli agenti, nel fornirgli l’avviso di assistenza tramite un avvocato di fiducia.

Tale obbligo infatti ha senso di esistere solo nel caso in cui la procedura si intendesse avviabile e/o avviata sulla base della collaborazione del conducente che deve sottoporsi all’alcoltest.

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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