Sentenza Juve Collegio di Garanzia CONI: motivazione e pdf
Sentenza Juve Collegio di Garanzia
CONI: motivazione del 8 maggio 2023 e pdf. È stata pubblicata oggi 8 maggio
2023 la motivazione della sentenza sul caso Juve del Collegio di Garanzia del
Coni.
Nel sito è disponibile e scaricabile
la decisione completa in pdf.
Cosa indica la sentenza del 8
maggio 2023 e quali le possibili sanzioni in sede di rinvio?
Ecco un breve commento alla
sentenza Juve del Collegio di Garanzia del Coni: ci pare, come vedremo, che una
parte della motivazione lasci spazio a una riduzione anche non modesta della sanzione
già applicata.

Sentenza Juve Collegio di Garanzia: la decisione e la motivazione del 8 maggio 2023
Come già anticipato dal dispositivo,
Sentenza Juve Collegio di Garanzia CONI del 8 maggio 2023 ha annullato la condanna
degli amministratori ‘minori’ vale a dire quelli senza delega e poteri. L’annullamento
sul punto della sentenza serve dunque e rivalutare se anche loro abbiano una
responsabilità.
L’annullamento è fatto anche in favore
delle Juventus dato che la sua responsabilità deriva anche da quella degli
amministratori. Quello che si era capito dopo il dispositivo di qualche
settimana fa era dunque che la possibile riduzione della sanzione alla Juve
poteva essere molto modesta.
E questo, in prima battuta, sembra
anche leggendo le motivazioni della Sentenza Juve del Collegio di Garanzia CONI:
se è stata confermata la sentenza per quasi tutto e messsa in discussione solo
per ruoli minori, l’incidenza causale del ruolo di questi amministratori sembra
poter incidere solo in minima parte sui punti.
Ma nella Sentenza Juve Collegio di
Garanzia CONI del 8 maggio 2023 c’è altro.
Vediamo cosa rinviando poi alla
motivazione analitica presente nella Sentenza Juve Collegio di Garanzia CONI
allegata in pdf.
Quale ruolo della Corte Federale nella nuova rivalutazione dopo la Sentenza Juve Collegio di Garanzia del CONI?
La sentenza del 8 maggio 2023 è
stata annullata in parte per un difetto di motivazione sulla responsabilità degli
amministratori senza delega e indirettamente anche per la sanzione alla
Juventus.
Ma quali poteri avrà ora il
giudice di rinvio?
Nella sentenza Juve del Collegio
di Garanzia del CONI del 8 maggio 2023 si evidenzia espressamente che la Corte
Federale potrà rivalutare totalmente il caso per la parte annullata, compresa
la sanzione della Juventus. Nella Sentenza Juve Collegio di Garanzia si indica
che si “dispone l’annullamento della decisione impugnata in parte qua,
rinviando alla Corte Federale di Appello, in diversa composizione, affinché
rinnovi la valutazione con particolare riferimento alla determinazione dell’eventuale
apporto causale dei singoli amministratori e con riferimento alle singole
posizioni, valutandone le conoscenze ad ognuna di esse attribuibili in base
all’art. 2392 c.c., fornendone adeguata motivazione ed attribuendo un coerente
rilievo sanzionatorio che risulti in linea con l’assenza di violazioni
riferibili all’attività gestionale/sportiva in capo ai ricorrenti.
Ciò, in
ossequio al principio di diritto enunciato dal Collegio nella decisione n. 17
del 4.3.2019, emessa a Sezioni Unite, a mente della quale, “Nei casi in cui il
Collegio di Garanzia dello Sport annulli la decisione del giudice di merito con
rinvio, i poteri del giudice di rinvio sono diversi a seconda che
l’annullamento sia stato pronunciato per violazione o erronea applicazione
della legge, ovvero per mancanza o manifesta illogicità della motivazione
[…] Nel secondo caso, la sentenza rescindente, indicando i punti specifici
di carenza o di contraddittorietà, non limita il potere del giudice di rinvio,
che conserva la libertà di decisione mediante autonoma valutazione delle
risultanze probatorie relative al capo della sentenza oggetto del giudizio
di legittimità”.
Dunque la Sentenza Juve del Collegio
di Garanzia del CONI del 8 maggio 2023 indica che il giudice di rinvio può
rivalutare tutto, nella sostanza (anche se non viene detto espressamente) senza
essere vincolato dalla precedente decisione soprattutto in ordine alla misura
della pena: come a dire che, anche se l’annullamento riguarda il ruolo minore
di alcuni amministratori senza delega, la nuova valutazione sulla sanzione alla squadra conseguente al ruolo dei dipendenti della Juventus potrà essere fatta ex novo riesaminando complessivamente gli elementi probatori, senza doversi limitare a una riduzione trascurabile della sanzione alla luce della eventuale assoluzione dei dirigenti e amministratori con un ruolo solo secondario.
E questa lettura del non detto della
Sentenza Juve del Collegio di Garanzia del CONI sembra derivare anche da una
ulteriore indicazione presente nella motivazione della decisine, che subito esamineremo.
Juventus sentenza Collegio di Garanzia: quale nuova sanzione?
Come detto, la Sentenza Juve del Collegio
di Garanzia del 8 maggio 2023 indica che spetterà alla Corte Federale
rivalutare la situazione.
Chiaramente il nuovo giudizio sarà
nuovamente impugnabile sempre al Collegio di Garanzia del Coni.
Per tale ragione è di assoluto
interesse quanto la sentenza sottolinea: “il Giudice del rinvio dovrà compiere
le sue valutazioni in ordine alla conseguente misura della irrogata sanzione. Del
resto, il medesimo Procuratore FIGC, in sede di deferimento, ha compiutamente
riferito di una esigenza di “dosimetria sanzionatoria” che impone una
diversa valutazione del comportamento tenuto in sede sportiva da quello tenuto
in ambito societario ai fini della rappresentazione della situazione
economica, patrimoniale e finanziaria”.
La Sentenza Juve Collegio di Garanzia
del 8 maggio 2023 prosegue poi indicando che “il necessario rapporto di
proporzione fra lo specifico comportamento tenuto e la sanzione irrogata è
ormai acquisito pacificamente nell’elaborazione della giurisprudenza anche
costituzionale, costituendo logica espressione dei criteri di uguaglianza e
ragionevolezza della sanzione e imponendo al giudice di procedere a una
valutazione dosimetrica ispirata ai due predetti criteri”.
Nella sostanza la Sentenza Juve Collegio di Garanzia del 8 maggio 2023 indica che è necessario valutare diversamente le violazioni sportive rispetto a quelle societarie. Come a dire che, dovendo essere la sanzione proporzionata alla violazione (e si mette, peraltro, in secondo piano la natura afflittiva della sanzione), è da tenere in considerazione non tanto la astratta gravità della violazione quanto la concreta tipologia di violazione, che può essere più o meno rilevante sul piano sanzionatorio.
Da questa prospettiva, per una squadra di
calcio, è ben diverso che la violazione sia meramente amministrativa o societaria
oppure abbia un rilievo sportivo.
Anche se Sentenza Juve Collegio di Garanzia del 8 maggio 2023 non lo dice, sembra sottolineare il fatto che le violazioni contestate sono state violazioni legate ad aspetti contabili e di bilancio della società e non violazioni di carattere sportivo. Non che siano violazioni da non punire: ma la Sentenza Juve del Collegio di Garanzia del 8 maggio 2023 sembra lasciare intendere che si tratti di violazioni che possono avere un minore impatto dal profilo sanzionatorio.
In definitiva, la sanzione potrà essere rimodulata con una nuova e complessiva disamina degli elementi di causa, ponendo al centro non tanto e solo la astratta gravità delle violazioni ma anche la tipologia di violazione: la sanzione, quindi, dovrà essere proporzionale alla violazione così intesa, essendo invece secondaria la sua natura afflittiva e ciò anche per evitare che situazioni analoghe vengano punite con sanzioni molto diverse che lederebbero il principio di uguaglianza e ragionevolezza.
Pdf sentenza Juve Collegio di Garanzia 8 maggio 2023
In allegato alla presente pagina c’è
la sentenza integrale del Collegio di garanzia con la motivazione pubblicata il
8 maggio 2023