Il Risarcimento Diretto: cos’è?
Cos'è il risarcimento diretto: si tratta di un meccanismo di indennizzo che
consente alle vittime di incidenti stradali di ottenere un risarcimento più
rapido e semplificato rispetto al passato.
Questo strumento per richiedere direttamente l’indennizzo,
introdotto in molti paesi per snellire il processo di risarcimento dei danni
causati da sinistri e in Italia a far data dal 2007, ha rivoluzionato la
gestione delle controversie tra automobilisti. In questo articolo, analizzeremo
in dettaglio il concetto di risarcimento diretto, le sue origini, il
funzionamento e gli aspetti positivi e negativi di questo metodo di indennizzo.

Quando è possibile chiedere l'indennizzo o risarcimento diretto?
Il risarcimento diretto può essere utilizzato se si
soddisfano le seguenti condizioni:
- L'incidente coinvolge solo due veicoli, che devono essere
registrati in Italia e coperti da una polizza assicurativa attiva. Precisiamo sul
punto che prima del 2022 il risarcimento diretto era esclusivamente a
disposizione delle compagnie assicurative italiane: il recente Disegno di legge
Concorrenza ha modificato l'applicabilità di questo processo, estendendolo dal
1° gennaio 2023 anche alle compagnie assicurative europee che operano sul
territorio italiano.
- Nel caso ci siano persone ferite, le lesioni devono essere
di natura minore, ossia non devono eccedere il 9% di invalidità permanente.
- Per quanto riguarda un incidente che coinvolge un
ciclomotore o un quadriciclo leggero, il risarcimento diretto è applicabile
solo se il veicolo è stato registrato dopo il 14 giugno 2006.
- L'incidente deve essere avvenuto a seguito di un impatto
(per esempio, non è possibile avviare la procedura di indennizzo diretto in
caso di incidente dovuto alla caduta di un carico sporgente).
Per l'attuazione dell’indennizzo diretto, è fondamentale che
la compagnia assicurativa sia firmataria della CARD - Convenzione tra
Assicuratori per il Risarcimento Diretto, un accordo volto a definire le
relazioni tra le diverse compagnie assicurative nel contesto dell’indennizzo
diretto.
E in caso di sinistro con più di due veicoli è possibile chiedere direttamente l’indennizzo?
Una interessante sentenza della Cassazione precisa che l’indennizzo
diretto vi può essere anche nei sinistri con più di due veicoli coinvolti
seppure a certe condizioni. Si è indicato che “in tema di risarcimento danni da
circolazione di veicoli, la procedura di indennizzo diretto, ex art. 149 del
d.lgs. n. 209 del 2005, è applicabile anche al caso di collisione che abbia
riguardato più di due veicoli, salva l'ipotesi in cui, oltre al veicolo
dell'istante ed a quello nei cui confronti questi rivolge le proprie pretese,
siano coinvolti ulteriori veicoli (i cui conducenti siano) responsabili del
danno! (Cass. 6 ottobre 2021, n. 27057).
Risarcimento diretto per il terzo trasportato
La recente sentenza Cass. 8 maggio 2023, n. 12172 evidenzia
come l’indennizzo diretto spetti anche al terzo trasportato, che lo può utilizzare
anche nel caso in cui il veicolo coinvolto nell’incidente in cui non viaggiava
sia straniero e non aderisca alla convenzione CARD.
La sentenza ha infatti evidenziato come il passeggero ha il
diritto di rivolgersi direttamente alla compagnia assicurativa del veicolo a
bordo del quale si trovava al momento dell'incidente, anche se l'incidente è
stato causato da uno scontro che coinvolgeva un veicolo registrato all'estero
assicurato da una compagnia che non ha sottoscritto la Convenzione Terzi
Trasportati (conosciuta come CTT), parte della Convenzione tra Assicuratori per
il Risarcimento Diretto (noto come CARD). Questo è possibile grazie all'articolo
141 del D.Lgs. n. 209 del 2005, che deriva dalla normativa europea, che
fornisce una garanzia diretta alle vittime di incidenti stradali nell'interesse
della protezione sociale. Questo trasferisce il "rischio del
contenzioso" dal passeggero, vittima dell'incidente, alla compagnia
assicurativa del conducente.
Risarcimento diretto: cos’è? Come funziona?
Il risarcimento diretto nasce come risposta all'esigenza di
semplificare e velocizzare i processi di indennizzo per i danni subiti a
seguito di incidenti stradali. In passato, infatti, le controversie tra
automobilisti erano spesso lunghe e complesse, con costi elevati per entrambe
le parti coinvolte. A partire dagli anni '90, molti paesi hanno introdotto il
sistema di risarcimento diretto per migliorare la situazione, riducendo i tempi
di attesa e rendendo il processo più efficiente.
Il principio alla base dell’indennizzo diretto è quello di
consentire all'automobilista danneggiato di rivolgersi direttamente alla
propria compagnia assicurativa per ottenere il risarcimento del danno subito,
senza dover coinvolgere l'assicurazione del responsabile del sinistro.
In caso di incidente, l'automobilista danneggiato deve
denunciare il sinistro alla propria compagnia assicurativa entro un termine
stabilito dalla legge. La denuncia deve contenere tutte le informazioni
necessarie per l'accertamento del sinistro e del danno, come la descrizione
dell'incidente, i dati degli altri veicoli coinvolti, eventuali testimoni, e la
documentazione fotografica del danno.
Una volta ricevuta la denuncia, l'assicurazione del
danneggiato avvia un'indagine per accertare la responsabilità del sinistro e
valutare l'entità del danno. Se il sinistro rientra nelle condizioni previste
dalla polizza, l'assicurazione provvede al risarcimento del danno entro un
termine stabilito dalla legge.
I limiti dell’indennizzo diretto
Come anticipato, l’indennizzo diretto non si applica a tutti
i tipi di sinistri e presenta alcune limitazioni. Ad esempio, in molti paesi il
risarcimento diretto può essere utilizzato solo per sinistri con danni
materiali e non per quelli con danni alle persone, che richiedono un'indagine
più approfondita e un processo di risarcimento differente.
Inoltre, l’indennizzo diretto può essere applicato solo se
le parti coinvolte nel sinistro sono assicurate presso compagnie aderenti al
sistema di risarcimento diretto. Se una delle compagnie coinvolte non aderisce
a tale sistema, sarà necessario seguire le procedure tradizionali di
risarcimento.
Un'altra limitazione riguarda il fatto che l’indennizzo diretto
copre solamente danni di entità limitata. In molti paesi, infatti, esiste una soglia
massima di indennizzo prevista dal risarcimento diretto, oltre la quale sarà
necessario avviare un processo legale per ottenere un risarcimento maggiore.
Come visto, in Italia i limiti all’indennizzo diretto derivano
dal fatto che si può applicare solo in questi casi:
- L'incidente coinvolge solo due veicoli, che devono essere
registrati in Italia e coperti da una polizza assicurativa attiva. Precisiamo
sul punto che prima del 2022 il risarcimento diretto era esclusivamente a
disposizione delle compagnie assicurative italiane: il recente Disegno di legge
Concorrenza ha modificato l'applicabilità di questo processo, estendendolo dal
1° gennaio 2023 anche alle compagnie assicurative europee che operano sul
territorio italiano.
- Nel caso ci siano persone ferite, le lesioni devono essere
di natura minore, ossia non devono eccedere il 9% di invalidità permanente.
- Per quanto riguarda un incidente che coinvolge un
ciclomotore o un quadriciclo leggero, il risarcimento diretto è applicabile
solo se il veicolo è stato registrato dopo il 14 giugno 2006.
- L'incidente deve essere avvenuto a seguito di un impatto
(per esempio, non è possibile avviare la procedura di risarcimento diretto in
caso di incidente dovuto alla caduta di un carico sporgente).
Per l'attuazione dell’indennizzo diretto, è fondamentale che
la compagnia assicurativa sia firmataria della CARD - Convenzione tra
Assicuratori per il Risarcimento Diretto, un accordo volto a definire le
relazioni tra le diverse compagnie assicurative nel contesto dell’indennizzo
diretto.
Quali sono i vantaggi di questa procedura di indennizzo?
Il risarcimento diretto presenta diversi vantaggi rispetto
alle procedure tradizionali di risarcimento:
- a. Tempi di indennizzo più rapidi: grazie all’indennizzo diretto, le vittime di incidenti stradali possono ottenere il risarcimento del danno in tempi più brevi, evitando lunghi processi legali e contenziosi tra assicurazioni.
- b. Minore complessità: il risarcimento diretto semplifica la
gestione delle controversie tra automobilisti, riducendo la burocrazia e
facilitando l'accesso al risarcimento per le vittime di incidenti.
- c. Riduzione dei costi: l’indennizzo diretto consente di
ridurre i costi legati ai processi legali e alle controversie tra
assicurazioni, con un beneficio sia per le compagnie assicurative che per gli
automobilisti.
- d. Maggiore trasparenza: il risarcimento diretto favorisce
la trasparenza nella gestione dei sinistri, poiché l'automobilista danneggiato
può seguire direttamente l'iter del proprio indennizzo senza dover interagire
con l'assicurazione del responsabile del sinistro.
Svantaggi del risarcimento diretto
Nonostante i numerosi vantaggi, il risarcimento diretto
presenta anche alcuni aspetti negativi:
- a. Limitazioni nell'applicabilità: come già accennato, il
risarcimento diretto non si applica a tutti i tipi di sinistri e presenta
alcune limitazioni in termini di copertura e di adesione delle compagnie
assicurative.
- b. Rischio di sottostima del danno: in alcuni casi,
l'automobilista danneggiato potrebbe ricevere un risarcimento inferiore a
quello che gli spetterebbe, poiché l'assicurazione potrebbe essere incentivata
a minimizzare l'entità del danno per ridurre i costi.
- c. Complicazioni in caso di responsabilità condivisa: l’indennizzo
diretto può risultare problematico nei casi in cui la responsabilità del
sinistro sia condivisa tra più parti, poiché ciascuna compagnia assicurativa
potrebbe cercare di scaricare parte del risarcimento sulle altre.
Risarcimento diretto: conclusione
Il risarcimento diretto rappresenta un'importante
innovazione nel settore delle assicurazioni auto, che ha contribuito a
semplificare e velocizzare il processo di risarcimento dei danni causati da
incidenti stradali. Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi offerti, questo
sistema presenta anche alcune limitazioni e sfide che devono essere affrontate
per garantire un'equa e trasparente gestione dei sinistri.