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TMC significato: termine minimo di conservazione e data di scadenza

6 settembre 2023

TMC significato: in cosa consiste il termine minimo di conservazione? Quale differenza vi è rispetto alla data di scadenza? Molte persone (secondo le statistiche, la maggior parte della popolazione) non sono consapevoli della distinzione esistente tra la scadenza di un prodotto e il termine minimo di conservazione o TMC. Quale è il loro significato?

TMC significato termine minimo di conservazione e data di scadenza
TMC significato: termine minimo di conservazione e data di scadenza

TMC significato: differenza tra termine minimo di contrazione e data di scadenza

TMC cosa significa?

TMC sta per termine minimo di contrazione e si differenzia, invece, dalla data di scadenza.

Queste espressioni si riferiscono e corrispondono a indicazioni presenti sugli alimenti come "consumarsi entro il…." (data di scadenza) e "consumarsi preferibilmente entro il…." (TMC o termine minimo di conservazione).

Da un'indagine condotta da Altroconsumo, si è riscontrato che solo il 37% della popolazione italiana comprende appieno la differenza tra queste due espressioni (termine minimo di conservazione e data di scadenza), comprendendo il relativo significato: ciò peraltro causando uno spreco significativo di cibo, dato che vengono scartati alimenti che sarebbero ancora commestibili.

Per tale motivo, la Commissione Europea sta considerando l'idea di modificare queste espressioni in modo da consentire una migliore comprensione del significato di tali indicazioni e da rendere più evidente che, se è indicato un TMC o termine minimo di conservazione, il cibo può essere consumato anche oltre quel periodo.

Ora, procediamo in modo sequenziale e approfondiamo la differenza legale tra queste due espressioni.

Data di scadenza e significato della dicitura "Consumarsi entro il..."

La scadenza è una nota che viene apposta su prodotti alimentari altamente deperibili che, dopo un determinato lasso di tempo, possono diventare pericolosi per la salute se ingeriti.

Questa data, che di solito è molto ravvicinata, costituisce il termine massimo entro cui l'alimento dovrebbe essere assunto per garantirne la salubrità. Oltre questa data, l'alimento è ritenuto non più adatto al consumo e dovrebbe essere eliminato.

Il significato dell’indicazione "Consumarsi entro il..." si riferisce quindi alla previsione di un termine perentorio e non superabile.

Termine minimo di conservazione: significato della dicitura "Consumarsi preferibilmente entro il…"

Il 'termine minimo di conservazione' o TMC, anche conosciuto come "data di scadenza preferenziale", indica l'arco di tempo nel quale un prodotto mantiene le sue caratteristiche specifiche se correttamente conservato. Questa data è di solito più estesa rispetto alla scadenza e, oltre essa, il cibo può ancora essere sicuro da consumare, ma potrebbe aver perso alcune delle sue qualità come sapore, consistenza o altri attributi di qualità.

Un prodotto alimentare che ha superato la data segnata dal suo termine minimo di conservazione (TMC) non deve essere automaticamente classificato come 'scaduto'. È fondamentale evidenziare che gli alimenti che hanno raggiunto o persino oltrepassato la loro data di TMC non comportano rischi per la salute dei consumatori. Infatti, questi prodotti possono ancora essere consumati in sicurezza e, se non si intende più utilizzarli, possono essere donati a chi può averne bisogno. Quindi, non ci sono limitazioni legali o sanitarie al consumo di tali prodotti, né ci sono pericoli per la salute legati al loro consumo.

Il significato dell’indicazione "Consumarsi preferibilmente entro il…" si riferisce quindi alla previsione di un termine indicativo e superabile, seppur con alcune cautele.

TMC significato: perché la differenza tra le due indicazioni è importante?

La distinzione tra scadenza e TMC e la comprensione del loro significato è cruciale per garantire la sicurezza alimentare e per contrastare lo spreco di cibo. Mentre i prodotti alimentari che hanno superato la data di scadenza dovrebbero essere gettati via per questioni di sicurezza, quelli che hanno sorpassato il TMC potrebbero ancora essere sicuri da consumare, a patto che non presentino evidenti segni di degrado.

La questione dello spreco alimentare potrebbe derivare da questa mancanza di comprensione della differenza tra le due etichette ("consumarsi entro il…." e "consumarsi preferibilmente entro il….") e del loro significato.

Potrebbe, però, anche essere dovuto al fatto che, nonostante la consapevolezza del significato termine minimo di conservazione, i consumatori non hanno indicazioni precise sul periodo aggiuntivo disponibile per il consumo sicuro.

Dopo la scadenza del termine minimo di conservazione posso mangiare l’alimento?

Quanto tempo dopo la scadenza del TMC o termine minimo di conservazione e data di scadenza un alimento può ancora essere consumato in sicurezza?

Come menzionato prima, dopo questa data l'alimento può cominciare a perdere alcune delle sue caratteristiche, ma generalmente non rappresenta un rischio per la salute a meno che non manifesti segni chiari di deterioramento, come variazioni di colore, odore o consistenza, o l'apparizione di muffe.

Il periodo specifico durante il quale un alimento può essere consumato in sicurezza dopo la scadenza del TMC o termine minimo di conservazione varia notevolmente in base alla natura dell'alimento e alle condizioni in cui è stato conservato. Ad esempio, certi prodotti secchi o in scatola possono rimanere commestibili per mesi o persino anni oltre il loro TMC, mentre altri alimenti freschi o umidi potrebbero iniziare a deteriorarsi molto più velocemente.

L'incertezza derivante dalla mancanza di un'indicazione esatta, che ovviamente non può essere predeterminata data la varietà di alimenti coinvolti, potrebbe spingere il consumatore, nel dubbio, a scartare alimenti che sarebbero ancora commestibili.

TMC e data di scadenza: possibile modifica della normativa

È di interesse osservare che, come riferito dall'agenzia di notizie Ansa, la Commissione Europea starebbe valutando una proposta per rivedere le normative attuali. Questa potenziale riforma potrebbe prevedere l'aggiunta del messaggio 'Spesso buono oltre…' accanto all'affermazione esistente 'da consumarsi preferibilmente entro …'.

L'obiettivo di questa integrazione al termine minimo di conservazione (TMC) è contribuire alla riduzione dello spreco alimentare. Avrebbe, infatti, una doppia funzione: da un lato, chiarire il significato di TMC, vale a dire che si tratta di una scadenza che non rappresenta un limite invalicabile; dall’altro lato, cosa forse più importante, avrebbe la funzione di fornire una stima, seppur approssimativa, che possa rassicurare il consumatore sulla possibilità di utilizzare il prodotto alimentare fino a una data successiva specificata.

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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