TMC significato: termine minimo di conservazione e data di scadenza
TMC significato: in cosa consiste il termine minimo di conservazione? Quale differenza vi è rispetto alla data di scadenza?
Molte persone (secondo le statistiche, la maggior parte
della popolazione) non sono consapevoli della distinzione esistente tra la scadenza
di un prodotto e il termine minimo di conservazione o TMC.
Quale è il loro significato?

TMC significato: differenza tra termine minimo di contrazione e data di scadenza
TMC cosa significa?
TMC sta per termine minimo di contrazione e si differenzia, invece, dalla data di scadenza.
Queste espressioni si riferiscono e corrispondono a indicazioni presenti sugli alimenti come "consumarsi entro il…." (data di scadenza) e "consumarsi preferibilmente entro il…." (TMC o termine minimo di conservazione).
Da un'indagine condotta da Altroconsumo, si è riscontrato che solo il 37% della popolazione italiana comprende appieno la differenza tra queste due espressioni (termine minimo di conservazione e data di scadenza), comprendendo il relativo significato: ciò peraltro causando uno spreco significativo di cibo, dato che vengono scartati alimenti che sarebbero ancora commestibili.
Per tale motivo, la Commissione Europea sta considerando l'idea di modificare queste espressioni in modo da consentire una migliore comprensione del significato di tali indicazioni e da rendere più evidente che, se è indicato un TMC o termine minimo di conservazione, il cibo può essere consumato anche oltre quel periodo.
Ora, procediamo in modo sequenziale e approfondiamo la differenza legale tra queste due espressioni.
Data di scadenza e significato della dicitura "Consumarsi entro il..."
La scadenza è una nota che viene apposta su prodotti
alimentari altamente deperibili che, dopo un determinato lasso di tempo,
possono diventare pericolosi per la salute se ingeriti.
Questa data, che di solito è molto ravvicinata, costituisce
il termine massimo entro cui l'alimento dovrebbe essere assunto per garantirne
la salubrità. Oltre questa data, l'alimento è ritenuto non più adatto al
consumo e dovrebbe essere eliminato.
Il significato dell’indicazione "Consumarsi entro
il..." si riferisce quindi alla previsione di un termine perentorio e non
superabile.
Termine minimo di conservazione: significato della dicitura "Consumarsi preferibilmente entro il…"
Il 'termine minimo di conservazione' o TMC, anche conosciuto
come "data di scadenza preferenziale", indica l'arco di tempo nel
quale un prodotto mantiene le sue caratteristiche specifiche se correttamente
conservato. Questa data è di solito più estesa rispetto alla scadenza e, oltre
essa, il cibo può ancora essere sicuro da consumare, ma potrebbe aver perso
alcune delle sue qualità come sapore, consistenza o altri attributi di qualità.
Un prodotto alimentare che ha superato la data segnata dal
suo termine minimo di conservazione (TMC) non deve essere automaticamente
classificato come 'scaduto'. È fondamentale evidenziare che gli alimenti che
hanno raggiunto o persino oltrepassato la loro data di TMC non comportano
rischi per la salute dei consumatori. Infatti, questi prodotti possono ancora
essere consumati in sicurezza e, se non si intende più utilizzarli, possono
essere donati a chi può averne bisogno. Quindi, non ci sono limitazioni legali
o sanitarie al consumo di tali prodotti, né ci sono pericoli per la salute
legati al loro consumo.
Il significato dell’indicazione "Consumarsi
preferibilmente entro il…" si riferisce quindi alla previsione di un
termine indicativo e superabile, seppur con alcune cautele.
TMC significato: perché la differenza tra le due indicazioni è importante?
La distinzione tra scadenza e TMC e la comprensione del loro
significato è cruciale per garantire la sicurezza alimentare e per contrastare
lo spreco di cibo. Mentre i prodotti alimentari che hanno superato la data di scadenza
dovrebbero essere gettati via per questioni di sicurezza, quelli che hanno
sorpassato il TMC potrebbero ancora essere sicuri da consumare, a patto che non
presentino evidenti segni di degrado.
La questione dello spreco alimentare potrebbe derivare da
questa mancanza di comprensione della differenza tra le due etichette
("consumarsi entro il…." e "consumarsi preferibilmente entro
il….") e del loro significato.
Potrebbe, però, anche essere dovuto al fatto che, nonostante
la consapevolezza del significato termine minimo di conservazione, i
consumatori non hanno indicazioni precise sul periodo aggiuntivo disponibile
per il consumo sicuro.
Dopo la scadenza del termine minimo di conservazione posso mangiare l’alimento?
Quanto tempo dopo la scadenza del TMC o termine minimo di
conservazione e data di scadenza un alimento può ancora essere consumato in
sicurezza?
Come menzionato prima, dopo questa data l'alimento può
cominciare a perdere alcune delle sue caratteristiche, ma generalmente non
rappresenta un rischio per la salute a meno che non manifesti segni chiari di
deterioramento, come variazioni di colore, odore o consistenza, o l'apparizione
di muffe.
Il periodo specifico durante il quale un alimento può essere
consumato in sicurezza dopo la scadenza del TMC o termine minimo di conservazione
varia notevolmente in base alla natura dell'alimento e alle condizioni in cui è
stato conservato. Ad esempio, certi prodotti secchi o in scatola possono
rimanere commestibili per mesi o persino anni oltre il loro TMC, mentre altri
alimenti freschi o umidi potrebbero iniziare a deteriorarsi molto più
velocemente.
L'incertezza derivante dalla mancanza di un'indicazione
esatta, che ovviamente non può essere predeterminata data la varietà di
alimenti coinvolti, potrebbe spingere il consumatore, nel dubbio, a scartare
alimenti che sarebbero ancora commestibili.
TMC e data di scadenza: possibile modifica della normativa
È di interesse osservare che, come riferito dall'agenzia di
notizie Ansa, la Commissione Europea starebbe valutando una proposta per
rivedere le normative attuali. Questa potenziale riforma potrebbe prevedere
l'aggiunta del messaggio 'Spesso buono oltre…' accanto all'affermazione
esistente 'da consumarsi preferibilmente entro …'.
L'obiettivo di questa integrazione al termine minimo di
conservazione (TMC) è contribuire alla riduzione dello spreco alimentare.
Avrebbe, infatti, una doppia funzione: da un lato, chiarire il significato di TMC,
vale a dire che si tratta di una scadenza che non rappresenta un limite invalicabile;
dall’altro lato, cosa forse più importante, avrebbe la funzione di fornire una
stima, seppur approssimativa, che possa rassicurare il consumatore sulla
possibilità di utilizzare il prodotto alimentare fino a una data successiva
specificata.