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Marco Ticozzi

Quali sono i tre pilastri dello sviluppo sostenibile?

25 agosto 2023
Quali sono i tre pilastri dello sviluppo sostenibile?
Lo sviluppo sostenibile è un concetto che riguarda l’evoluzione dell’umanità nel suo complesso, e mira a conciliare il progresso economico e sociale con il rispetto dell’ambiente. Questa visione integrale si basa su tre pilastri: sostenibilità economica, sostenibilità ambientale ed equità sociale.
Quali sono i tre pilastri dello sviluppo sostenibile?
Quali sono i tre pilastri dello sviluppo sostenibile?

Che cosa è lo Sviluppo Sostenibile?


Lo sviluppo sostenibile è un modello di crescita che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie. Questo concetto, introdotto per la prima volta nel 1987 dalla Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite, sottolinea l’importanza di bilanciare le necessità umane con la capacità del pianeta di fornire risorse naturali e assorbire i rifiuti prodotti.


Quali sono i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: La Sostenibilità Economica


Il primo pilastro dello sviluppo sostenibile è la sostenibilità economica, che si riferisce all’uso efficiente delle risorse. Questo significa che dobbiamo sviluppare e implementare tecnologie e processi che massimizzano la produttività delle risorse. L’obiettivo è creare un’economia resiliente e inclusiva che generi occupazione e prosperità senza compromettere l’ambiente. La sostenibilità economica può includere pratiche come l’economia circolare, in cui i rifiuti vengono ridotti o riutilizzati per minimizzare l’impatto sull’ambiente, o l’adozione di fonti di energia rinnovabile, che sono più sostenibili rispetto alle fonti di energia fossile.


La Sostenibilità Ambientale


Il secondo pilastro dello sviluppo sostenibile è la sostenibilità ambientale. Questo pilastro si concentra sulla preservazione e il miglioramento della salute del nostro pianeta. La sostenibilità ambientale riguarda la protezione della biodiversità, la gestione sostenibile delle risorse naturali, la lotta contro i cambiamenti climatici, la riduzione dell’inquinamento e la promozione di pratiche agricole sostenibili. Per raggiungere la sostenibilità ambientale, è fondamentale garantire la riproducibilità delle risorse, che significa utilizzare le risorse naturali in un modo che permetta loro di rigenerarsi per l’uso delle generazioni future.


Il terzo pilastro: Equità Sociale


L’ultimo pilastro dello sviluppo sostenibile è l’equità sociale. Questo pilastro sottolinea l’importanza di creare una società in cui tutti gli individui abbiano un accesso equo alle opportunità e ai benefici dello sviluppo economico. L’equità sociale riguarda temi come l’accesso all’istruzione, alla sanità, all’occupazione, all’alimentazione e alloggio, nonché il rispetto dei diritti umani.


I tre pilastri dello sviluppo sostenibile agenda 2030


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile rappresenta un piano di azione progettato per le persone, il pianeta e la prosperità. 

Questa agenda è stata ratificata il 25 settembre 2015 dai governi di tutti i 193 stati membri delle Nazioni Unite e approvata dalla loro Assemblea Generale. L’Agenda 2030 è formata da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, o SDGs, che si inseriscono in un piano d’azione più ampio comprendente 169 traguardi da raggiungere in campo ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

Mentre questo piano non fornisce una soluzione a tutti i problemi, costituisce comunque un punto di partenza per costruire un mondo diverso e garantire a tutti un’opportunità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Gli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile sono di rilevanza mondiale e interessano tutti i paesi e tutti i settori della società, dalle aziende private al settore pubblico, dalla società civile ai media e al mondo della cultura.

I 17 obiettivi affrontano una serie di temi cruciali per lo sviluppo, considerando in modo equilibrato le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile - economica, sociale ed ecologica. Essi mirano a porre fine alla povertà, a combattere l’ineguaglianza, a rispondere ai cambiamenti climatici e a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.


L’Agenda 2030 in Italia sulla sostenibilità


Ogni nazione del mondo è chiamata a fare la sua parte per rispondere a queste enormi sfide in vista di un futuro sostenibile, attraverso la creazione di una strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.

In Italia è stato creato il comitato “Benessere Italia”, un ente della Presidenza del Consiglio incaricato di “coordinare, monitorare, valutare e migliorare le politiche di tutti i ministeri nell’interesse del benessere dei cittadini”. Questo rappresenta un passo in avanti per dotare l’Italia di un sistema di governance per l’Agenda 2030, uno strumento che consentirà al governo di promuovere un benessere equo e sostenibile attraverso la definizione di nuovi approcci e politiche.

Le cinque aree principali su cui si concentrano le sue linee di programma sono la rigenerazione sostenibile delle aree, la mobilità e la coesione territoriale, la transizione energetica, la qualità della vita e l’economia circolare. Queste aree mettono al centro l’individuo e si prefiggono di promuovere stili di vita sani, equilibrare i ritmi di vita, progettare condizioni di vita eque, promuovere iniziative volte allo sviluppo umano e all’educazione continua.


Conclusioni in merito alla domanda Quali sono i tre pilastri dello sviluppo sostenibile?


In conclusione, i tre pilastri dello sviluppo sostenibile - sostenibilità economica, sostenibilità ambientale ed equità sociale - sono interdipendenti e devono essere considerati insieme per raggiungere uno sviluppo veramente sostenibile. Il futuro del nostro pianeta dipende da come riusciremo a bilanciare questi tre pilastri in modo da garantire un progresso che rispetti sia le persone che l’ambiente. Il cammino verso lo sviluppo sostenibile richiede l’impiego di politiche e pratiche innovative che riconoscono l’interconnessione tra economia, ambiente e società


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