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Prestito tra Privati: Come Funziona?

18 luglio 2023

Il prestito tra privati rappresenta una valida alternativa alle forme tradizionali di finanziamento, come i prestiti bancari. Tuttavia, è fondamentale capire come funziona, quali sono i vantaggi e i rischi ad esso associati, e come organizzarlo nel modo corretto per evitare qualsiasi problema legale.

Prestito tra Privati
Prestito tra Privati: Come Funziona?
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Cos'è un Prestito?

Prima di entrare nel cuore dell'argomento, è importante chiarire cosa sia un prestito tra privati. Un prestito è un accordo attraverso il quale una parte (prestatore) concede una somma di denaro a un'altra parte (prestatario), con la promessa che questa somma verrà restituita entro un certo periodo, spesso con l'aggiunta di interessi. Questa transazione può avvenire sia tra istituzioni finanziarie e privati, sia tra privati stessi.

Il Prestito tra Privati

Il prestito tra privati è un tipo di prestito che avviene senza l'intervento di un istituto bancario o di credito. In pratica, una persona fisica presta una certa somma di denaro a un'altra persona fisica, con l'aspettativa che tale somma venga restituita entro un periodo di tempo prestabilito, con o senza interessi.

Può essere fatto per diverse ragioni: spesso anche in virtù di un rapporto di conoscenza o amicizia tra le persone interessate, magari senza la pattuizione di interessi.

Questo tipo di prestito può essere un modo efficace per ottenere un finanziamento quando si hanno difficoltà ad accedere a prestiti tradizionali. Tuttavia, proprio perché non è sottoposto al controllo di enti regolatori come nel caso dei prestiti bancari, il prestito tra privati richiede cautela e consapevolezza sia da parte del prestatore sia del prestatario.

L'Importanza del Contratto Scritto

Uno degli aspetti fondamentali del prestito tra privati è la stesura di un contratto scritto. Questo documento serve a tutelare i diritti di entrambe le parti e a stabilire chiaramente i termini dell'accordo. Il contratto deve includere almeno le seguenti informazioni:

  • L'identità delle parti (prestatore e prestatario)
  • La somma di denaro prestata
  • Il tasso di interesse applicato, se presente
  • La durata del prestito

Le modalità di restituzione

Senza un contratto scritto, in caso di controversie, potrebbe essere difficile per il prestatore dimostrare l'esistenza del prestito: un bonifico, soprattutto se nel suo oggetto non ci sia una indicazione relativa al fatto che si tratta di un prestito, potrebbe non essere ritenuto sufficiente.

È quindi opportuno, in ogni caso, formalizzare un accordo che indichi gli elementi di cui sopra: altrettanto opportuno è poi attribuire data certa a tale documento.

Questo anche per evitare che l’Agenzia delle Entrate, in assenza di una prova certa che si tratta di un prestito magari tra conoscenti, ritenga questo versamento un pagamento di una prestazione eseguita nell’ambito dell’attività professionale o imprenditoriale del ricevente, come tale da tassare.

Tassazione degli Interessi nei Prestiti tra Privati

Quando si decide di stipulare un prestito tra privati con l'applicazione di un tasso di interesse, è importante tenere a mente le implicazioni fiscali di tale scelta. Infatti, secondo il diritto italiano, gli interessi generati da un prestito tra privati sono considerati come un reddito di capitale e, quindi, sono soggetti a tassazione.

Per chi riceve gli interessi, vale a dire il prestatore, tali importi devono essere dichiarati nella propria dichiarazione dei redditi. Gli interessi vengono classificati come "redditi diversi" e, come tali, sono soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) in base alla scala progressiva prevista dalla legge. Ricordiamo che la tassazione riguarda solo la parte di interessi ricevuti e non l'importo del prestito erogato.

Di fronte a queste considerazioni, risulta evidente l'importanza di un contratto scritto anche sotto il profilo fiscale. Un tale documento può infatti dettagliare accuratamente le condizioni del prestito, compresi i termini di rimborso e l'eventuale tasso di interesse applicato, facilitando quindi sia l'adempimento degli obblighi fiscali che la risoluzione di eventuali dispute. In ogni caso, data la complessità della materia, è sempre consigliato rivolgersi a un consulente fiscale o a un professionista esperto prima di intraprendere un prestito tra privati con applicazione di interessi.

Prestito tra privati: Evitare Tassi Usurari

In un prestito tra privati, il prestatore può decidere di applicare un tasso di interesse al prestito. Tuttavia, è importante che questo tasso non sia eccessivo, altrimenti potrebbe essere considerato usurario. La legge stabilisce limiti precisi su quale tasso di interesse può essere considerato legale e quale no.

In Italia, ad esempio, la Banca d'Italia stabilisce trimestralmente i tassi soglia oltre i quali un tasso di interesse è considerato usurario. Questi tassi variano in base al tipo di operazione (es. prestiti personali, acquisto di beni a rate, ecc.) e vanno rispettati sia dagli istituti di credito sia dai privati che concedono prestiti.

Se un tasso di interesse supera il tasso soglia, il contratto di prestito può essere considerato nullo e il prestatore può incorrere in sanzioni penali.

Peraltro, vi è da considerare che esiste la disciplina sull’usura soggettiva per cui, anche in caso di inapplicabilità dei tassi soglia alla specifica operazione, potrebbe valutarsi l’eccessività del tasso. Sul punto rinviamo agli altri articoli presenti nel sito.

Prestito tra Privati e Abusiva Attività Finanziaria

Un aspetto cruciale da considerare nel prestito tra privati è evitare di incappare nel reato di abusiva attività finanziaria. Questo reato si configura quando una persona svolge attività di intermediazione finanziaria senza le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza competenti.

In particolare, l'articolo 132 del Testo Unico Bancario (TUB) prevede sanzioni per coloro che esercitano abusivamente attività finanziarie riservate agli intermediari autorizzati. Il concetto di "esercizio abusivo" si riferisce alla natura professionale e alla ripetitività delle operazioni svolte. Se un individuo concede prestiti in maniera sistematica e abituale, potrebbe essere considerato come se stesse svolgendo un'attività di intermediazione finanziaria, il che richiede una specifica autorizzazione.

Tuttavia, non è necessario che vi sia un fine di lucro per configurare il reato. Anche se l'individuo non sta perseguendo un obiettivo di guadagno, l'attività può ancora essere considerata abusiva se è svolta con carattere di professionalità e ripetitività. Quindi, nel concedere prestiti tra privati, è importante prestare attenzione a non sconfinare nell'ambito dell'intermediazione finanziaria abusiva.

In conclusione, sebbene il prestito tra privati possa rappresentare un'opzione di finanziamento utile, è fondamentale comprendere le implicazioni legali e regolamentari ad esso connesse. Prima di concedere o ricevere un prestito tra privati, è sempre consigliato consultare un professionista del diritto o un consulente finanziario per assicurarsi di rispettare tutte le normative vigenti.

Cosa accade quando non avviene la restituzione del denaro

Nel contesto di un prestito tra privati, può capitare che chi ha ricevuto il prestito non restituisca la somma dovuta entro il termine concordato. In questi casi, il prestatore può prendere provvedimenti legali per recuperare il denaro. Ecco perché è fondamentale disporre di un documento scritto che attesti l'accordo.

La presenza di un contratto scritto, infatti, fornisce una prova tangibile dell'esistenza del prestito, dei termini e delle condizioni pattuiti tra le parti. Questo documento diventa cruciale se il prestatore decide di ricorrere all'ingiunzione di pagamento, uno strumento legale che obbliga il debitore a restituire quanto dovuto.

Un'ingiunzione di pagamento è un atto con il quale il giudice, su richiesta del creditore, ordina al debitore di adempiere all'obbligo di pagamento. Se il debitore non adempie o non contesta l'ingiunzione entro un termine stabilito, il creditore può procedere all'esecuzione forzata sui beni del debitore.

Tuttavia, senza un contratto scritto, ottenere un'ingiunzione di pagamento può diventare complesso. Il creditore dovrebbe dimostrare l'esistenza del prestito e la mancata restituzione attraverso altre prove, che possono essere più difficili da reperire o meno convincenti agli occhi del giudice.

In conclusione, quando si effettua un prestito tra privati, è di fondamentale importanza redigere un contratto scritto. Questo non solo per garantire una chiara comprensione dell'accordo tra le parti, ma anche per tutelarsi nel caso in cui si verifichino problemi con la restituzione del prestito. Ricordate sempre di consultare un legale o un consulente finanziario prima di stipulare un prestito tra privati, per assicurarsi di rispettare tutte le leggi e le normative applicabili.

Prestito tra privati: Conclusione

Il prestito tra privati può essere un'opzione di finanziamento interessante, ma è fondamentale approcciarlo con consapevolezza e cautela. Stabilire un contratto scritto, evitare tassi usurari e comprendere pienamente i termini dell'accordo sono passaggi cruciali per garantire che il prestito sia vantaggioso e legale per entrambe le parti.

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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