19 settembre 2023
La clausola risolutiva espressa è una previsione contenuta nell’accordo tra le parti in cui viene stabilito che, in caso di inadempimento di una determinata obbligazione prevista dal contratto, il contratto stesso si risolve automaticamente senza necessità di passare tramite il giudice o una sentenza che dichiari la risoluzione. La risoluzione in forza di tale previsione contrattuale non è in realtà automatica: è rimessa alla parte adempiente che beneficia della previsione decidere se invocare o meno la stessa, avvalendosi della clausola risolutiva espressa e provocando la risoluzione del contratto.
La previsione di cui all’art. 1456 codice civile
Tale previsione contrattuale, che consente appunto lo scioglimento automatico del rapporto al verificarsi di uno specifico inadempimento di una delle parti, è disciplinata dall’art. 1456 cc.
La previsione indica che: “i contraenti possono convenire espressamente che il contratto si risolva nel caso che una determinata obbligazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite.
In questo caso, la risoluzione si verifica di diritto quando la parte interessata dichiara all'altra che intende valersi della clausola risolutiva”.
Vediamo quali sono gli aspetti principali di questa regola fissata dall’art. 1456 del codice civile.
La necessità di indicare lo specifico inadempimento collegato alla clausola
È fondamentale che la previsione contrattale indichi lo specifico inadempimento che è collegato alla risoluzione espressa e automatica del contratto.
Una previsione generica che colleghi tutte le violazioni del contratto a una clausola risolutiva espressa non è considerata efficace dalla Cassazione, in quanto è vista come una mera "clausola di stile". In altre parole, per essere considerata valida ed efficace, la clausola risolutiva deve identificare chiaramente e specificamente quali inadempimenti comporteranno la risoluzione automatica del contratto.
La funzione della Clausola risolutiva espressa: Evitare Margini di Incertezza
Una delle principali ragioni per cui le parti possono decidere di inserire una previsione contrattale di questo tipo è la certezza. In assenza di tale clausola, l'eventuale risoluzione del contratto a causa di un inadempimento sarebbe lasciata alla discrezionalità del giudice, che potrebbe risolvere il contratto solo se considera l'inadempimento come grave.
La presenza della clausola, invece, elimina ogni margine di discrezionalità. La risoluzione avverrà automaticamente, senza bisogno di interpretazioni o giudizi sull'entità dell'inadempimento. Questo fornisce alle parti una maggiore sicurezza e prevedibilità nel contratto.
Evidenziava al riguardo Galgano che “la previsione di una clausola risolutiva espressa per l’inadempimento del contratto esonera dalla necessità di valutare l’importanza dell’inadempimento, questa essendo già stata valutata dai contraenti, che hanno ricollegato la risoluzione di diritto all’inadempimento, secondo la lettera dell’art. 1456, di una « determinata obbligazione » o, come ammette la giurisprudenza, di una o più determinate obbligazioni, specificamente menzionate a questi effetti nella clausola risolutiva”.
Art 1456 cc: inadempimento Soggettivo vs Oggettivo
È interessante notare come, grazie alla clausola risolutiva espressa, un inadempimento possa portare alla risoluzione del contratto anche se non è oggettivamente grave.
Questo perché, attraverso questa previsione contrattale, le parti riconoscono che, per loro, l'adempimento in questione è di fondamentale importanza, indipendentemente dalla sua valutazione oggettiva.
In pratica, ciò che potrebbe apparire come un piccolo errore o una trascuratezza in altri contesti, diventa, grazie alla clausola in commento, un inadempimento di fondamentale importanza, capace di far cadere l'intero contratto.
Chi può far valere una clausola risolutiva espressa
La clausola risolutiva espressa porta alla risoluzione automatica del contratto ma, per operare, come indica l’art. 1456 cc, è necessario che la parte adempiente si avvalga della clausola risolutiva espressa.
sono spesso necessari alcuni passi.
Ecco come si procede generalmente:
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Comunicazione di inadempimento: Una volta verificatosi l'inadempimento che attiva la previsione contrattale in commento, la parte che intende far valere la clausola deve comunicarlo all'altra parte. Questa comunicazione, di solito redatta in forma scritta (come una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC), deve specificare l'inadempimento e far riferimento alla clausola risolutiva espressa presente nel contratto. La parte non è obbligata ad attivare tale previsione contrattale, essendo solo una sua facoltà: potrebbe preferire far proseguire il contratto senza avvalersi della clausola in commento.
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Termine di grazia (se previsto): Alcuni contratti possono prevedere un "termine di grazia" o un periodo durante il quale la parte inadempiente ha la possibilità di rimediare all'inadempimento prima che la clausola risolutiva espressa produca effetto. Se esiste tale termine, bisogna attendere la sua scadenza prima di poter far valere la previsione contrattale.
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Eventuale intervento giurisdizionale: Nonostante la clausola risolutiva espressa produca effetti automatici, potrebbe essere necessario un intervento giurisdizionale per constatarne gli effetti o per risolvere eventuali controversie legate all'inadempimento. Ad esempio, se una delle parti contesta l'esistenza o la gravità dell'inadempimento, potrebbe essere necessario adire un giudice.
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Esecuzione: Una volta constatata la risoluzione del contratto, le parti devono eseguire quanto previsto in caso di risoluzione, come la restituzione di beni, eventuali indennizzi o altro.
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Effetti retroattivi: La risoluzione del contratto a causa dell'attivazione della previsione contrattale in commento ha di solito effetto retroattivo. Ciò significa che il contratto si intende mai stipulato e le parti devono essere ripristinate nella posizione in cui si trovavano prima della conclusione dell'accordo. Tuttavia, ciò non pregiudica i diritti maturati in buona fede prima della risoluzione.
È sempre consigliabile, nel caso si voglia far valere una clausola risolutiva espressa, di avvalersi della consulenza di un avvocato per assicurarsi di rispettare tutte le formalità necessarie e per gestire eventuali complicazioni.
Esempio di clausola risolutiva espressa
Un esempio concreto di clausola di questo tipo potrebbe riguardare un contratto di locazione di un immobile. La previsione contrattale può indicare che, in caso di mancato pagamento dell'affitto per un determinato numero di mesi consecutivi, il contratto si risolva automaticamente.
Ecco un esempio di come potrebbe essere formulata:
ESEMPIO DI CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA: “Le parti convengono espressamente che il presente contratto di locazione si intenderà automaticamente risolto qualora il conduttore ometta di pagare il canone di locazione per un periodo superiore a [numero] mesi consecutivi. In tale ipotesi, il locatore avrà facoltà di riprendere immediata possessione dell'immobile locato, fermo restando il diritto di agire per il risarcimento di ogni ulteriore danno”.
Questo è un esempio piuttosto comune e semplice. Tuttavia, le clausole risolutive espresse possono riguardare qualsiasi tipo di contratto e possono essere formulate in maniera molto più complessa, a seconda delle esigenze delle parti e della natura dell'accordo.
Differenze dalla condizione risolutiva
La clausola risolutiva espressa e la condizione risolutiva sono entrambe figure giuridiche legate alla possibile risoluzione di un contratto in seguito ad inadempimento. Tuttavia, pur avendo una finalità simile, presentano differenze sostanziali nella loro natura e nei loro effetti.
Clausola Risolutiva Espressa:
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Natura: La previsione contrattale in commento è un patto, un accordo tra le parti, che stabilisce in anticipo che in caso di inadempimento di una o più obbligazioni specificate, il contratto sarà automaticamente risolto.
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Effetti: L'inadempimento di una delle obbligazioni previste dalla clausola comporta la risoluzione automatica del contratto, senza la necessità di un intervento giurisdizionale, sebbene possa essere necessario un giudizio per constatarne gli effetti.
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Funzione: Offre certezza alle parti, definendo a priori le circostanze in cui il contratto verrà risolto.
Condizione Risolutiva:
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Natura: La condizione risolutiva rappresenta un evento futuro ed incerto, il cui verificarsi determina la cessazione degli effetti del contratto. La condizione risolutiva non è necessariamente legata all'inadempimento di una delle parti, ma può riferirsi a qualsiasi tipo di evento, sia interno che esterno al contratto.
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Effetti: Al verificarsi della condizione, gli effetti del contratto cessano automaticamente. A differenza della previsione contrattale in commento, la condizione risolutiva non necessita di un inadempimento specifico per produrre i suoi effetti e, quando l’inadempimento è posto ad oggetto della condizione, il suo verificarsi provoca la cessazione degli effetti del contratto senza che tale inadempimento generi responsabilità.
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Funzione: Introduce un elemento di flessibilità nel contratto, permettendo alle parti di legare la durata o l'efficacia del contratto al verificarsi di un evento specifico.
In sintesi, mentre la clausola in commento si focalizza sull'inadempimento di specifiche obbligazioni come causa della risoluzione, la condizione risolutiva lega la cessazione del contratto al verificarsi di un evento futuro ed incerto, che può essere indipendente dal comportamento delle parti.
Conclusioni sulla clausola risolutiva espressa
La clausola risolutiva espressa è uno strumento essenziale nel panorama contrattuale. Offre alle parti una maggiore certezza e controllo sulle condizioni del contratto, sottolineando l'importanza di specifici adempimenti e riducendo i margini di discrezionalità legati all'interpretazione del contratto.
Nella complessità delle relazioni contrattuali moderne, strumenti come la previsione contrattale in commento sono fondamentali per garantire che le parti siano protette e che le loro intenzioni siano rispettate. Attraverso la sua adozione, le parti hanno la possibilità di definire con precisione ciò che per loro è essenziale, dando vita a contratti più solidi e resilienti.
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