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Erede legittimo e legittimario: quale differenza?

2 luglio 2024

L'articolo esplora e chiarisce la distinzione e differenza tra erede legittimo e legittimario nel diritto successorio italiano. Gli eredi legittimi sono coloro che ereditano in assenza di un testamento valido, seguendo un ordine di parentela stabilito dalla legge. Questi includono il coniuge, i figli, gli ascendenti, i collaterali e, in mancanza di altri eredi, lo Stato. Gli eredi legittimari, invece, sono tutelati dalla legge con una quota di eredità riservata, chiamata "quota di legittima", che non può essere ridotta o eliminata dalle disposizioni testamentarie. Essi comprendono il coniuge, i figli e, in assenza di questi, gli ascendenti. Questa protezione garantisce che i familiari più stretti del defunto ricevano sempre una parte del patrimonio, mantenendo un equilibrio tra la volontà del testatore e i diritti inderogabili dei parenti prossimi. L'articolo fornisce una panoramica dettagliata delle quote spettanti a ciascun erede nelle diverse situazioni, offrendo un utile riferimento per la pianificazione successoria e la comprensione dei diritti ereditari.

Erede legittimo e legittimario
Erede legittimo e legittimario: quale differenza?

Qual è la differenza tra eredi legittimi ed eredi legittimari o necessari?

Gli eredi legittimi e gli eredi legittimari (o necessari) rappresentano due categorie distinte nel diritto successorio italiano, ciascuna con caratteristiche e diritti specifici. Gli eredi legittimi sono coloro che ereditano il patrimonio del defunto in assenza di un testamento valido, secondo le norme della successione legittima stabilite dall'articolo 565 del Codice Civile. Questi eredi includono il coniuge, i discendenti (figli e nipoti), gli ascendenti (genitori e nonni), i collaterali (fratelli, sorelle e loro discendenti), gli altri parenti fino al sesto grado e, in ultima istanza, lo Stato. Gli eredi legittimari, invece, sono coloro che hanno diritto a una quota di eredità riservata per legge, chiamata "quota di legittima", indipendentemente dalle disposizioni testamentarie del defunto. Questi eredi, che includono il coniuge, i figli e, in assenza di questi, gli ascendenti, sono protetti contro le disposizioni del testamento che potrebbero lesionarne i diritti. In caso di lesione della quota di legittima, gli eredi legittimari possono agire in giudizio per chiedere la riduzione delle disposizioni testamentarie eccedenti. In sintesi, mentre gli eredi legittimi ereditano in assenza di un testamento secondo un ordine prestabilito di parentela, gli eredi legittimari sono tutelati contro le disposizioni testamentarie che potrebbero compromettere la loro quota di riserva, garantendo così una protezione economica minima ai familiari più stretti del defunto.

Approfondiamo il concetto di erede legittimo

Quando una persona decede senza lasciare un testamento valido ed efficace, o quando il testamento non dispone di tutti i beni appartenenti al defunto, si applicano le norme della successione legittima. Questa tipologia di successione è regolamentata dall'articolo 565 del codice civile, che stabilisce l'ordine dei soggetti chiamati a succedere, noti come "eredi legittimi". In mancanza di un testamento, o se il testamento è solo parziale, l’eredità viene quindi distribuita secondo un criterio di preferenza tra gli eredi legittimi. Non Questi sono, in ordine di priorità: il coniuge, i discendenti (figli e nipoti), gli ascendenti (genitori e nonni), i collaterali (fratelli, sorelle e loro discendenti), gli altri parenti fino al sesto grado e, in assenza di tutti questi, lo Stato. Questo sistema di successione garantisce che il patrimonio del defunto sia devoluto secondo un ordine prestabilito di parentela, assicurando che i beni vengano distribuiti tra i familiari più stretti prima di considerare i parenti più lontani o lo Stato.

Quali sono le quote spettanti agli eredi legittimi?

Gli eredi legittimi sono coloro che, in assenza di un testamento, ereditano il patrimonio del defunto secondo le disposizioni del Codice Civile. Vediamo come viene suddivisa l'eredità tra i vari eredi legittimi nei diversi scenari: Coniuge Superstite Senza figli, ascendenti e fratelli: Il coniuge superstite eredita l'intero patrimonio del defunto, inclusi il diritto di abitazione della casa familiare e l'uso degli arredi in essa contenuti. Con un figlio: L'eredità si divide a metà, con il coniuge e il figlio che ricevono ciascuno il 50% del patrimonio. Con due o più figli: Il coniuge riceve un terzo dell'eredità, mentre i restanti due terzi vengono divisi equamente tra i figli. Figli Senza coniuge superstite: I figli ereditano l'intero patrimonio in parti uguali. Se c'è un solo figlio, eredita tutto il patrimonio. Se ci sono più figli, il patrimonio viene suddiviso equamente tra loro. Con concorso del coniuge superstite: Come detto, se vi è un figlio, l'eredità si divide a metà tra il coniuge e il figlio. Se vi sono più figli, il coniuge riceve un terzo e i figli dividono equamente i due terzi restanti. Fratelli e Sorelle Senza figli e coniuge superstite: In mancanza di figli, coniuge, ascendenti, i fratelli e le sorelle ereditano l'intero patrimonio. Se sono "germani" (con gli stessi genitori), ereditano in parti uguali. Se sono "unilaterali" (con un solo genitore in comune), ereditano la metà della quota spettante ai germani. Con concorso del coniuge superstite: Il coniuge superstite eredita due terzi del patrimonio, mentre il restante terzo è diviso tra i fratelli e le sorelle. Ascendenti (Genitori e Nonni) Senza figli, fratelli e coniuge superstite: In mancanza di figli, fratelli e sorelle, o loro discendenti, l'eredità va ai genitori del defunto in parti uguali. Se uno dei genitori è deceduto, l'intera eredità va all'altro genitore. Con concorso del coniuge superstite: Il coniuge superstite riceve due terzi dell'eredità, mentre il restante terzo va agli ascendenti. Se vi sono genitori e nonni, la quota spettante agli ascendenti si suddivide tra le due linee familiari. Altri Parenti In assenza di figli, coniuge, fratelli, sorelle e ascendenti: Se non ci sono eredi più prossimi, l'eredità passa ai parenti più lontani fino al sesto grado, con preferenza per i parenti di grado più vicino. Stato In mancanza di eredi legittimi: Se non vi sono eredi legittimi o legittimari, l'eredità passa allo Stato, che non può rinunciare né essere tenuto a rispondere dei debiti ereditari oltre il valore dei beni ricevuti. Queste disposizioni assicurano che il patrimonio del defunto venga distribuito tra i familiari più prossimi, garantendo una continuità economica e patrimoniale all'interno della famiglia, secondo un ordine gerarchico ben definito dalla legge.

Chi è invece il legittimario?

L'erede legittimario è una figura fondamentale nel diritto successorio italiano. A differenza degli eredi legittimi, che ereditano in assenza di un testamento, gli eredi legittimari sono tutelati anche contro le disposizioni testamentarie che potrebbero lesionarne i diritti. Gli eredi legittimari includono il coniuge, i figli e, in loro assenza, gli ascendenti del defunto. La legge riserva loro una quota dell'eredità, chiamata "quota di legittima", che non può essere ridotta o eliminata nemmeno dalla volontà del testatore. Se il testamento o le donazioni effettuate in vita dal defunto violano questa quota riservata, gli eredi legittimari hanno il diritto di agire in giudizio per chiedere la riduzione delle disposizioni testamentarie eccedenti. Questo sistema garantisce che i familiari più stretti del defunto ricevano sempre una parte del patrimonio, assicurando una protezione economica minima a questi soggetti.

Quali quote spettano ai legittimari a seconda dei casi?

L'erede legittimario è tutelato dalla legge con una quota di riserva, chiamata legittima, che non può essere leso dalle volontà testamentarie del defunto. Le quote spettanti agli eredi legittimari variano a seconda della presenza di altri eredi e sono le seguenti: Quote del Coniuge Senza figli, ascendenti e collaterali: Il coniuge riceve la metà del patrimonio ereditario. Con un figlio: Il coniuge riceve un terzo del patrimonio ereditario. Con due o più figli: Il coniuge riceve un quarto del patrimonio ereditario. Con ascendenti o fratelli e sorelle (senza figli): Il coniuge riceve due terzi del patrimonio ereditario, mentre il terzo rimanente va agli ascendenti o ai fratelli e sorelle. Gli ascendenti hanno comunque diritto a un quarto dell'eredità. Quote dei Figli Un solo figlio (senza coniuge): Il figlio riceve la metà del patrimonio ereditario. Un solo figlio (con coniuge): Il figlio riceve un terzo del patrimonio ereditario. Due o più figli (senza coniuge): I figli ricevono i due terzi del patrimonio ereditario, da dividersi in parti uguali. Due o più figli (con coniuge): I figli ricevono la metà del patrimonio ereditario, da dividersi in parti uguali. Quote degli Ascendenti Senza coniuge e figli: Gli ascendenti ricevono un terzo del patrimonio ereditario, diviso in parti uguali tra la linea materna e paterna. Con coniuge ma senza figli: Gli ascendenti ricevono un quarto del patrimonio ereditario, diviso in parti uguali tra la linea materna e paterna. Il coniuge riceve metà del patrimonio.

Quale è la parte disponibile che il testatore può lasciare a chi vuole?

La porzione disponibile al testatore, ovvero la parte di patrimonio di cui può disporre liberamente, varia anch'essa a seconda della presenza degli eredi legittimari: Solo il coniuge: La porzione disponibile è metà del patrimonio. Coniuge e un figlio: La porzione disponibile è un terzo del patrimonio. Coniuge e più figli: La porzione disponibile è un quarto del patrimonio. Solo un figlio senza coniuge: La porzione disponibile è metà del patrimonio. Due o più figli senza coniuge: La porzione disponibile è un terzo del patrimonio. Ascendenti senza coniuge: La porzione disponibile è due terzi del patrimonio. Ascendenti con coniuge: La porzione disponibile è un quarto del patrimonio. Queste disposizioni garantiscono che una parte del patrimonio del defunto sia sempre destinata agli eredi legittimari, assicurando così una protezione economica minima ai familiari più stretti, indipendentemente dalle volontà testamentarie del defunto.

Cosa accade se ci sono disposizioni testamentarie o donazioni che ledono la quota del legittimario?

Quando un testamento o una donazione effettuata in vita dal defunto superano la quota disponibile e invadono la quota di legittima riservata agli eredi legittimari, questi ultimi hanno il diritto di intraprendere un'azione legale chiamata "azione di riduzione". L'azione di riduzione permette agli eredi legittimari di chiedere al tribunale la riduzione delle disposizioni testamentarie o delle donazioni eccessive, in modo da rispettare i loro diritti. Per avviare l'azione di riduzione, gli eredi legittimari devono presentare un'istanza al tribunale competente entro dieci anni dall'apertura della successione. Il tribunale, se accoglie la domanda, ridurrà proporzionalmente le disposizioni eccedenti, garantendo che la quota di legittima venga rispettata. Di conseguenza, gli eredi testamentari o i beneficiari delle donazioni eccessive saranno obbligati a restituire la parte eccedente, che verrà redistribuita tra gli eredi legittimari. Per evitare lesioni della legittima, è essenziale che il testatore rispetti la quota di legittima degli eredi legittimari al momento della redazione del testamento o delle donazioni. È importante calcolare correttamente la quota disponibile, cioè la parte del patrimonio di cui il testatore può disporre liberamente senza compromettere i diritti degli eredi legittimari. In pratica, alcune persone possono cercare di eludere queste norme attraverso vendite simulate, dove la reale intenzione è donare, ma viene formalizzata una compravendita. Tuttavia, queste vendite devono avere un prezzo di mercato e resistere a eventuali cause di simulazione, altrimenti possono essere considerate donazioni indirette e essere soggette all'azione di riduzione. Per evitare problemi, è consigliabile rispettare scrupolosamente le quote di legittima stabilite dalla legge italiana.

Erede legittimo e legittimario: conclusione

Comprendere le distinzioni tra eredi legittimi ed eredi legittimari è essenziale per navigare il complesso campo del diritto successorio. Mentre gli eredi legittimi seguono un ordine di successione prestabilito in assenza di testamento, gli eredi legittimari godono di una tutela particolare che garantisce loro una quota riservata dell'eredità, indipendentemente dalle disposizioni testamentarie del defunto. Questa distinzione assicura che i familiari più stretti del defunto siano protetti e ricevano una parte adeguata del patrimonio, mantenendo un equilibrio tra la volontà del testatore e i diritti inderogabili dei parenti prossimi. Conoscere questi aspetti può aiutare a pianificare con maggiore consapevolezza la propria successione, garantendo al contempo la serenità e la giustizia nelle future questioni ereditarie.

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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