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Tari 2020 Coronavirus: scadenza, obbligo pagamento e diritto alla riduzione

18 maggio 2020

Il Coronavirus pone anche la questione della Tari 2020. Ho esaminato per alcuni clienti la questione in particolare per la situazione del Comune di Venezia, del Comune di Jesolo e di Veritas, ma la questione si può porre per tutti i Comuni.
Anzitutto si segnala che molti Comuni italiani, anche quello di Venezia e Jesolo, hanno modificato la scadenza del pagamento della Tari del 2020.
Ma la questione è: il pagamento della Tari del 2020 è dovuto in via integrale o vi è diritto a una riduzione per la chiusura derivante dal coronavirus?
Segnaliamo come a nostro avviso (almeno per il caso esaminato del Comune di Venezia, Jesolo e di Veritas) si può sostenere che le attività che sono rimaste chiuse per il coronavirus (ciò vale soprattutto i ristoranti e le altre attività che hanno tariffe e costi più alti) possono chiedere una riduzione, vale a dire di non pagare la Tari 2020 per i mesi di chiusura del Coronavirus.

Tari 2020 Coronavirus
Tari 2020 Coronavirus

Tari 2020 Coronavirus: cos’è e quando vi è l’obbligo di pagamento (esaminiamo come esempio il caso del Comune di Venezia e di Veritas)

La Tari è la tassa sui rifiuti.
Riduzione Tari Coronavirus: l’art. 4 del regolamento del Comune di Venezia in vigore nel 2020 prevede che “il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. 2. La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani” (art. 4 del regolamento del Comune di Venezia in vigore nel 2020).
Dunque, la Tari 2020 è da pagare per il semplice possesso dei locali. Da tale profilo anche la Cassazione ha indicato che è del tutto irrilevante che il locale sia chiuso per scelta del titolare e non produca rifiuti: la tassa è da pagare per il semplice possesso di un locale che sia idoneo a produrre rifiuti.
Riduzione Tari 2020 Coronavirus

Riduzione Tari 2020 Coronavirus: segue il caso del Comune di Venezia e Veritas.

Quella sopra indicata è la regola generale, ma lo stesso regolamento del Comune di Venezia in vigore nel 2020 indica che, quando l’immobile non sia obiettivamente utilizzabile, la Tari stessa non è dovuta.
Riduzione Tari Coronavirus: in particolare l’art. 10 del regolamento del Comune di Venezia sulla Tari in vigore nel 2020 indica espressamente che “sono altresì esclusi in via temporanea [dal pagamento della Tari], in forma annualmente rinnovabile i locali e le aree scoperte che non sono suscettibili di produrre rifiuto per il particolare uso cui sono momentaneamente destinati o perché risultano momentaneamente in obiettive condizioni di inutilizzabilità” (art. 10 del regolamento del Comune di Venezia in vigore nel 2020).
La differenza rispetto al caso della chiusura per scelta del gestore sembra chiara: la scelta del gestore è discrezionale e non fa venir meno l’idoneità del locale a produrre rifiuti; le condizioni obiettive di inutilizzabilità sembrano alludere a circostanze esterne, quindi non discrezionali, che fanno venir meno anche l’astratta idoneità del locale a produrre rifiuti.
Riduzione Tari Coronavirus: la Cassazione, proprio in un caso di Tari, ha precisato che “secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, in materia di tassa sui rifiuti solidi urbani, il tributo «è dovuto unicamente per il fatto di occupare o detenere locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti (ad esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie ad abitazioni)» […]. «Ai fini della esenzione dalla tassa non è sufficiente la sola denuncia di chiusura invernale ma occorre allegare e provare la concreta inutilizzabilità della struttura» (Sez. 5, Sentenza n. 22756 del 09/11/2016, Rv. 641545 – 01; cui adde Sez. 5, Sentenza n. 33426 del 27/12/2018, Rv. 651995 – 01); «la mancata utilizzazione di una struttura alberghiera per alcuni mesi dell’anno, in quanto determinata alla volontà o alle esigenze del tutto soggettive dell’utente, o al mancato utilizzo di fatto, non è di per sé riconducibile alle fattispecie di esenzione dal tributo […]»”.
Riduzione Tari 2020 Coronavirus e il caso del Comune di Venezia e Veritas: anche questa sentenza sembra in linea con la ricostruzione sopra riportata. La Tari del 2020 è dovuta in caso di chiusura per scelta ma non può essere fatta pagare in via integrale per i mesi di chiusura imposta per legge.
Chiaramente i vari provvedimenti del Governo che hanno imposto la chiusura delle attività (ciò vale soprattutto per i ristoranti e le altre attività che hanno costi più alti) vale quale cd. factum principis (causa di impossibilità oggettiva ad effettuare una prestazione che deriva da un atto della pubblica autorità).
In forza dell’art. 10 del regolamento del Comune di Venezia in vigore nel 2020, dunque, i locali che sono rimasti obbligatoriamente chiusi potrebbero comunicare la loro chiusura per tale periodo e richiedere la riduzione della Tari 2020 come conseguenza del Coronavirus.
Riduzione Tari Coronavirus: per gli altri Comuni può valere la stessa soluzione, potendoci essere previsioni simili e potendosi far valere il fatto che la chiusura obbligata per il coronavirus ha fatto venir meno anche la potenzialità nella produzione di rifiuti.

Riduzione Tari 2020 Coronavirus: il caso del Comune di Jesolo

Anche per il caso del Comune di Jesolo, che mi è capitato di esaminare, la situazione è simile.
Riduzione Tari Coronavirus: il Regolamento del Comune di Jesolo indica che “non sono soggetti all’applicazione del tributo [Tari] i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o che non comportano, secondo la comune esperienza, la produzione di rifiuti in misura apprezzabile per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati” (art. 6 del Regolamento del Comune di Jesolo in vigore nel 2020 sulla tari). Poi si precisa che “i locali potenzialmente idonei alla produzione di rifiuti sui quali non insiste temporaneamente l’esercizio di una specifica attività sono classificati nella tipologia 03 “magazzini senza alcuna vendita diretta” (art. 6 del Regolamento del Comune di Jesolo in vigore nel 2020 sulla tari).
Dunque, anche per il Comune di Jesolo vi è una previsione del regolamento sulla Tari in vigore nel 2020 che potrebbe permettere una riduzione della tassa per la chiusura imposta dal coronavirus.

Riduzione Tari 2020 Coronavirus

La questione della riduzione della Tari 2020 per il coronavirus Coronavirus è complessa e deve essere seguita con attenzione, essendo quella prospettata una possibilità. Occorre valutare la situazione caso per caso: cosa comunicare anzitutto nella prima diffida, se pagare o non pagare, se impugnare o chiedere il rimborso, ecc.
Ho già seguito alcuni clienti in tale questione di attualità: per informazioni chiamare l’avv. prof. Marco Ticozzi allo 041.980911 o scrivere a info@avvocatoticozzi.it
Riduzione Tari Coronavirus.

Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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