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Avvocato malasanità

22 luglio 2025

Come si trova il miglior avvocato per malasanità? Serve davvero un avvocato esperto in malasanità per ottenere un risarcimento dopo un errore medico? La risposta è sì, ma è importante sapere come sceglierlo. Serve un avvocato per responabilità medica con esperienza, metodo, attenzione e un rapporto diretto col cliente. In questo articolo rispondo alle domande più frequenti e spiego perché il mio studio segue ogni caso con rigore e realismo, a Mestre, Venezia, Padova, Treviso e in tutta Italia.

Avvocato Malasanità
Avvocato Malasanità

Miglior avvocato per malasanità: come scegliere con criterio

Scegliere il miglior avvocato per malasanità è una decisione cruciale per chi ha subito un danno da errore medico e desidera ottenere giustizia. Non si tratta solo di trovare un professionista qualificato, ma di individuare una figura con esperienza specifica, metodo di lavoro strutturato e rete di collaborazioni adeguata, soprattutto con medici legali. Ogni situazione è diversa e impone una valutazione personalizzata del caso, fin dai primi contatti. Personalmente, nella mia esperienza come avvocato, ho visto come il successo in questi procedimenti derivi dalla capacità di comprendere non solo il profilo giuridico della responsabilità, ma anche quello medico. Per questo il primo incontro è fondamentale: serve a raccogliere informazioni, ascoltare il cliente, ma anche iniziare a definire un percorso concreto, con valutazioni tecniche, documentali e legali. A chi cerca il miglior avvocato per malasanità non basta un nome noto: è necessario un approccio attento e realistico, in grado di chiarire fin da subito i margini di azione, le eventuali criticità, i tempi e i costi. Non tutti i casi possono (o devono) essere portati in giudizio, e un avvocato esperto deve anche avere il coraggio di consigliare quando non procedere, evitando al cliente inutili rischi e spese.

Lo Studio Legale Ticozzi a Mestre, Venezia, Padova e Treviso

Il mio studio legale ha sedi operative a Mestre, Venezia, Padova e Treviso. Queste sedi rappresentano non solo la base territoriale delle attività, ma soprattutto un punto di riferimento per i clienti che vogliono un contatto diretto e personale con il proprio avvocato. Ritengo fondamentale, soprattutto nei casi complessi come quelli legati alla malasanità e alla responsabilità medica, che ci si possa guardare negli occhi, discutere il problema con calma e chiarezza, e costruire insieme una strategia. Anche se seguiamo cause in tutta Italia grazie a una rete collaudata di collaboratori legali e medici legali, riteniamo irrinunciabile l’incontro presso una delle nostre sedi. Solo così possiamo raccogliere in modo completo la documentazione, conoscere davvero la persona e il suo vissuto, e iniziare a impostare un’analisi dettagliata dei fatti, eventualmente già con il supporto di uno specialista. La vicinanza, in questi casi, non è solo geografica, ma umana e professionale. È questo tipo di rapporto che ci permette di affrontare ogni caso con consapevolezza e rigore, ponendo al centro le esigenze della persona coinvolta e l’obiettivo di un risultato concreto e sostenibile.

Cosa fa un avvocato per responsabilità medica

Quando ci si trova di fronte a un sospetto di errore sanitario, molti si chiedono: “Serve davvero un avvocato per responsabilità medica?” La risposta è spesso sì, ma con una premessa: serve un professionista che conosca a fondo le regole giuridiche applicabili, ma anche le dinamiche della pratica sanitaria e le modalità di interazione con medici legali e consulenti. Il mio ruolo, in questi casi, è duplice: da un lato difendere legalmente chi ha subito un danno, dall’altro selezionare con attenzione i casi da intraprendere. Perché non tutti gli eventi negativi in ambito sanitario costituiscono responsabilità medica. Serve una colpa, un errore, una condotta che possa essere valutata come scorretta rispetto agli standard richiesti al professionista sanitario. E serve un danno conseguente, dimostrabile e quantificabile. Il primo passo concreto è quasi sempre una visita medico-legale: senza una relazione tecnica, è molto difficile impostare qualunque contestazione credibile. È anche per questo che lavoriamo con periti e specialisti selezionati in base al tipo di patologia o lesione: perché solo così possiamo offrire una valutazione seria e sostenibile, su cui costruire l’eventuale causa di responsabilità.

Assistenza legale in tutta Italia, ma con contatto diretto col cliente a Treviso, Padova, Mestre e Venezia

Seguiamo cause di responsabilità medica e malasanità in tutta Italia. Tuttavia, prima di iniziare un procedimento, chiediamo sempre un incontro personale presso una delle sedi dello studio: a Mestre, Venezia, Padova o Treviso. Questo non per limitare l’assistenza, ma per garantire la qualità del lavoro e costruire una relazione chiara e trasparente con il cliente. Il primo colloquio è un momento determinante. In quella sede si raccolgono documenti, si ricostruiscono i fatti, si valutano le esigenze e si pongono le basi di un eventuale incarico. Spesso è anche il momento in cui si decide se avviare o meno una causa, valutando i margini di successo. Questo tipo di confronto diretto è indispensabile per evitare malintesi e per capire se davvero vi sono le condizioni per agire. Anche quando proseguiamo l’attività a distanza – come accade con pazienti da Milano, Roma, Napoli o da altre città – l’incontro iniziale resta centrale. È qui che si crea quel legame di fiducia che, a mio avviso, è la base per affrontare un contenzioso così impegnativo, anche emotivamente, come quello per un danno da malasanità.

Quando rivolgersi a un avvocato esperto in malasanità

Capita che le persone si rivolgano troppo tardi a un avvocato esperto in malasanità, dopo aver perso tempo in tentativi informali, segnalazioni o richieste non strutturate. In realtà, quando si sospetta un errore medico, è importante agire con tempestività. Alcuni termini di prescrizione, se trascurati, possono compromettere ogni possibilità di tutela. Un avvocato con esperienza in materia sa riconoscere fin da subito gli elementi centrali di un caso: i documenti da acquisire, i dati clinici da analizzare, il tipo di relazione medico-legale da richiedere. Soprattutto, può aiutare a capire se vi sono reali possibilità di successo o se i presupposti sono insufficienti. Per questo è importante rivolgersi a uno studio che abbia già seguito casi simili e che collabori stabilmente con periti di fiducia. Spesso mi viene chiesto se convenga agire solo in presenza di lesioni gravi o se sia possibile muoversi anche per danni “minori”. La risposta dipende sempre dal caso: talvolta, anche danni di entità contenuta possono avere conseguenze rilevanti per la vita della persona, e meritano attenzione legale. In altri casi, purtroppo, è meglio non procedere. Ma questa valutazione deve farla chi ha conoscenze tecniche e concrete del settore.

Visita medico-legale: il punto di partenza delle contestazioni

In quasi tutti i procedimenti per responsabilità sanitaria, il primo passo reale – oltre all’incontro con l’avvocato – è la visita medico-legale. Senza questo accertamento, ogni azione rischia di essere fragile, basata solo su impressioni o percezioni personali. La relazione del medico-legale serve invece a stabilire se, e in che misura, vi sia stata una condotta sbagliata da parte del medico o della struttura sanitaria. Collaboriamo regolarmente con medici legali che hanno esperienza nei contenziosi civili e penali: specialisti che sanno analizzare cartelle cliniche, valutare la correttezza delle cure, e – se necessario – fornire perizie tecniche da utilizzare in giudizio. Ma attenzione: la visita medico-legale non è solo un passaggio formale. È un momento delicato e spesso impegnativo per il paziente, che va preparato con attenzione, portando tutta la documentazione utile. Solo dopo questa fase possiamo davvero dire se un’azione legale ha un fondamento serio. Ecco perché non proponiamo mai cause “a prescindere”, ma solo dopo una verifica medico-legale concreta. È una forma di rispetto verso il cliente, verso il sistema giudiziario e verso l’intera professione forense.

Civile o penale? Come si difende chi subisce un errore medico

Una delle domande che ricevo più spesso è se convenga agire in sede civile o penale per un caso di malasanità. La risposta dipende dal tipo di vicenda, dalle prove disponibili, dalla strategia e dagli obiettivi del cliente. In linea generale, la sede civile – dove si chiede il risarcimento del danno – è quella che consente più frequentemente di ottenere un risultato, anche solo parziale. Nel processo civile, infatti, è sufficiente dimostrare che l’errore medico sia “più probabile che non” la causa del danno (Cass. 30998/2018). In ambito penale, invece, per una condanna serve la prova “oltre ogni ragionevole dubbio”. Questo rende spesso più difficile ottenere risultati davanti al giudice penale, anche in presenza di gravi conseguenze per il paziente. Tuttavia, ci sono casi in cui avviare anche un procedimento penale può avere una funzione strategica: può aumentare la pressione sulla controparte, aprire la strada a una conciliazione, o portare a ottenere prove che altrimenti non sarebbero accessibili. Come avvocato, mi confronto sempre con il cliente per valutare insieme la strada migliore, bilanciando costi, rischi e benefici di ogni opzione.

Come prepararsi a un incontro con l’avvocato per responsabilità medica

Affrontare un colloquio con un avvocato esperto in malasanità e responsabilità medica richiede qualche preparazione. Non è necessario arrivare con un’analisi giuridica già fatta, ma è importante fornire da subito una base solida su cui costruire una valutazione realistica del caso. Il primo elemento da raccogliere è la documentazione clinica: cartelle, referti, dimissioni ospedaliere, prescrizioni mediche e ogni altro documento che racconti cosa è accaduto.

Molto utile è anche una breve cronologia degli eventi: quando sono comparsi i sintomi, che cure sono state proposte, cosa è successo prima e dopo l’episodio contestato. Non servono termini tecnici: basta una narrazione chiara, anche informale, da cui emergano i passaggi chiave. Spesso sono proprio questi elementi a far emergere criticità che il cliente non aveva colto, ma che risultano subito evidenti all’occhio dell’avvocato e del medico legale.

Consiglio sempre di arrivare con domande precise e aspettative realistiche. Durante l’incontro, è importante capire cosa si può ottenere, quali sono i rischi, quali spese possono essere previste e soprattutto se davvero vi sono le condizioni per agire. Il primo incontro è un momento di verità: meglio affrontarlo con fiducia, apertura e tutte le informazioni utili.

Conclusioni e consulenza: come contattare l’avv. Prof. Marco Ticozzi a Padova, Treviso, Venezia e Mestre

Affrontare un caso di malasanità o responsabilità medica richiede competenza, metodo e rapporto umano. Non basta conoscere le norme o avere esperienza nei tribunali: serve ascolto, attenzione al cliente, rispetto dei tempi e delle sue aspettative. È per questo che ricevo solo su appuntamento nei miei studi di Mestre, Venezia, Padova e Treviso, dove è possibile analizzare con calma la situazione e valutare se vi siano i presupposti per agire. Il mio obiettivo non è fare causa a ogni costo, ma aiutare chi ha subito un torto a capire se e come può ottenere giustizia. Quando ci sono i presupposti, attiviamo tutte le nostre risorse – legali, mediche e tecniche – per costruire una difesa solida. Quando non ci sono, lo diciamo con trasparenza. È anche questo il segno di una consulenza seria. Se desideri una consulenza legale, puoi contattare i recapiti dello studio presenti nella pagina.

Articolo redatto da Avv. Prof. Marco Ticozzi – Studio Legale a Padova, Mestre Venezia e Treviso

Domande frequenti su avvocato responsabilità medica e per malasanità

1. Come si riconosce il miglior avvocato per malasanità?

Valutando esperienza concreta nel settore, capacità di ascolto, trasparenza e una rete medico-legale collaudata. Meglio se riceve in studio per un primo incontro personale.

2. Un avvocato malasanità può seguire un caso anche a distanza?

Sì, ma è fondamentale un incontro iniziale presso uno degli studi (Mestre, Venezia, Padova, Treviso) per conoscersi e valutare il caso con attenzione.

3. L’avvocato responsabilità medica si occupa solo di errori gravi?

No, anche i danni non permanenti possono dare luogo a risarcimento, se fondati su colpa medica dimostrabile.

4. Quanto costa un’azione legale per malasanità?

Ogni caso è diverso. Di solito si concordano onorari con una parte fissa e una variabile sul risultato, per bilanciare sostenibilità e impegno legale.

5. È obbligatoria la visita medico-legale per agire?

Sì, quasi sempre. Serve per stabilire l’eventuale errore medico e il nesso causale tra condotta e danno.

6. Quanto dura una causa per responsabilità medica?

Può variare molto, da pochi mesi (in caso di accordi o procedimenti semplici) a diversi anni, se si arriva a sentenza.

7. Si può fare causa anche contro strutture sanitarie pubbliche?

Sì. Ospedali pubblici e aziende sanitarie possono essere chiamati a rispondere per responsabilità contrattuale in caso di errore.

8. Cosa succede se si perde la causa?

Oltre a non ottenere il risarcimento, si rischia di dover pagare le spese legali della controparte. Ecco perché è importante agire solo se il caso ha fondamento.

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Marco Ticozzi Avvocato Venezia

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